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Le lampadine Led diventano più economiche grazie a nuove materie prime

Vengono chiamati Mof  (Metal Organic Framework) e sono materiali organici funzionali che insieme al grafene potrebbero rivoluzionare l’industria dell’illuminazione a basso consumo riducendo i costi di produzione delle lampadine Led.

Ad ideare i nuovi materiali di produzione sono stati due ricercatori asiatici dell’Università di Taiwan e dell’Accademia Sinica di Taipei rispettivamente Kuang-Lieh Lu e Yang-Fang Chen, i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista Acs Nano.

I Led, con la loro introduzione nel mercato, hanno rivoluzionato il settore dell’illuminazione apportando un enorme contributo alla riduzione dei consumi e al miglioramento dell’efficienza energetica di edifici pubblici e privati. In quasi tutti i paesi europei e in particolare anche l’Italia, la sostituzione di lampadine alogene con i Led negli edifici pubblici e privati, consente di ottenere degli incentivi statali per il risparmio energetico ottenuto.

Ma uno dei maggiori limiti dei Led restano ancora i costi di produzione, più cari rispetto alle lampadine tradizionali per via dell’utilizzo di materiali rari (come Ittrio, Cerio o Terbio) le cui miniere sono poco diffuse e la cui estrazione produce molto inquinamento.

Lo studio dei due ricercatori di Taiwan potrebbe quindi ovviare al problema abbattendo i costi dei materiali utilizzati come il grafene e i Mof, molto più economici di quelli utilizzati oggi. Il grafene e i Mof sono materiali cristallini dalla struttura porosa utilizzati negli ultimi anni soprattutto per semplificare le reazioni chimiche. I test condotti dai gruppi di Taiwan e Taipei dimostrano che le nuove lampadine emettono una luce molto simile a quella solare e che possono essere prodotte senza utilizzare materiali rari.