Il presidente dell’ANCI Graziano Delrio, in una lettera indirizzata al Ministro dell’Ambiente Corrado Clini e al Ministro per lo Sviluppo Economico Corrado Passera, chiede di discutere al più presto delle disposizioni normative e degli incentivi al settore delle energie rinnovabili.
Secondo il Presidente Delrio, urge al più presto un incontro al fine di entrare nel merito delle questioni aperte sulle energie rinnovabili ed in particolare sulla situazione degli incentivi al fotovoltaico, biomasse e aumento delle bollette energetiche.
L’associazione dei comuni italiani rende noto in un comunicato che “le ipotesi di modifica alla struttura dei sussidi previsti all’interno dell’attuale sistema di incentivazione alla produzione di energia elettrica da impianti solari fotovoltaici, altresì noto come IV Conto Energia fotovoltaico, stanno destando forte apprensione anche per i Comuni che in questi anni hanno puntato su un cambiamento della ‘cultura energetica’, favorendo il dialogo e la partnership fra Enti locali, cittadini e imprese per riqualificare i territori”.
All’attuale stato di incertezza del comparto energetico va aggiunta inoltre “l’attesa per i decreti attuativi che dovranno definire le tariffe per le altre fonti energetiche rinnovabili e lo stato di incertezza sulla struttura di incentivazione di riferimento, che sta bloccando significativi investimenti nel Paese“.
Nella nota dell’associazione, il presidente Delrio cita “la gestione delle biomasse forestali, che sono in grado di incidere in maniera rilevante sull’innesco di positivi investimenti nel campo dello sviluppo sostenibile essendo caratterizzate da impianti di piccola taglia in grado di utilizzare materiale derivante da filiere corte che, in particolar modo nei territori montani, assicurano al tempo stesso un positivo impatto sotto il profilo ambientale e idrogeologico”.
Sulla questione degli aumenti in bolletta della tariffa elettrica “desta apprensione anche per le ipotesi di intervento sugli oneri destinati allo smantellamento dei vecchi siti nucleari, che mal si coordina con le recenti disposizioni di liberalizzazione volte, invece, ad accelerare le operazioni di dismissione degli impianti dedicati alla passata generazione della produzione di energia da fonte nucleare“.
Da qui la richiesta dell’ANCI di un confronto urgente “considerati i tempi stretti dettati anche dalle diverse dichiarazioni rilasciate a mezzo stampa“.