Traffico illegale di rifiuti: il caso degli pneumatici ad Oristano

Il traffico illecito dei rifiuti in Italia ha visto interessate circa 19 regioni e 23 Stati esteri ma, in particolare, è proprio lo smaltimento dei pneumatici fuori uso il traffico illecito più sviluppato, occupando circa il 10% delle ricerche fino ad oggi.

In questo scenario spicca la realtà di Oristano che annovera la bellezza di circa 3.000 Pfu accumulati illegalmente nella zona dello stagno di Santa Giusta, 3 stagno per grandezza della Sardegna annoverato nella lista dei siti d’interesse comunitario, abbandonati lì a seguito del fallimento della società che si doveva occupare del loro riciclo.

E’ per proteggere la zona che oggi il ministro Clini, a seguito di una conferenza a Roma sul valore del riciclo, ha annunciato l’avvio delle operazioni di prelievo e smaltimento dei pneumatici abbandonati nell’area.

Ad occuparsi delle operazioni di risanamento dell’area, che inizieranno il 15 giugno e dureranno circa due mesi, sarà la ditta senza scopo di lucro Ecopneus che, dal 2011, si occupa del recupero dei Pfu nella nostra nazione.

Gli pneumatici recuperati saranno avviati al recupero energetico presso cementifici poiché sono rimasti per troppo tempo esposti al sole e alle intemperie e non sono più adatti al riciclo.