Badante condominiale e gruppi d'acquisto: ecco il nuovo risparmio sociale

anziani al parcoL’unione fa la forza ma soprattutto consente di risparmiare preziose risorse, anche economiche. Il paradigma della sostenibilità implica azioni di condivisione, solidarietà e collaborazione e una dimostrazione tangibile la offre il progetto per i condomini avviato da Confabitare, associazione dei proprietari immobiliari, volto alla promozione della spesa collettiva all’ingrosso con i gruppi d’acquisto e la badante di condominio per l’assistenza agli anziani.

Lanciato lo scorso marzo 2012 nella città di Bologna, ad un anno dalla sua sperimentazione il progetto vanta l’adesione di circa 80 condomini di cui: 35 partecipano ai gruppi di acquisto, 35 si affidano alla badante di condominio e altri 10 hanno adottato entrambe le buone pratiche. Oltre a promuovere il senso civico e la collettività, il risparmio economico derivante è più che notevole e ammonta a circa il 50% sulla spesa alimentare e oltre l’80% sulle spese di assistenza agli anziani (200 euro al mese per una badante condominiale a fronte di oltre 1.000 euro per una badante fissa in famiglia).

Comprando all’ingrosso, i costi della spesa si riducono fino al 50%”, spiega il presidente di Confabitare Alberto Zanni. L’idea del gruppo d’acquisto non è nuova: “Ma ora l’abbiamo portata nei condomini. Così non sono più soltanto i giovani a usufruirne, ma anche gli anziani. L’iniziativa è diffusa soprattutto tra le persone dai sessant’anni in su e stiamo considerando la possibilità di estendere l’acquisto anche ai prodotti delle aziende locali, a chilometro zero”.

Due punti di forza del progetto: il risparmio sulla spesa e il contatto sociale che si crea tra gli abitanti del palazzo. Sono tantissimi i casi in cui gli inquilini non si conoscono tra loro pur abitando a pochi metri di distanza l’uno dall’altro. “Sono molti gli inquilini anziani che hanno bisogno di assistenza – spiega Zanni riguardo la figura della badante di condominio – ma alcuni necessitano di una persona solo per poche ore al giorno. In più molte famiglie non possono permettersi i costi di un assistente fisso. Alcune famiglie pagano soltanto 200 euro al mese a fronte degli oltre mille che spenderebbero per una badante fissa, mantenendo il vantaggio della reperibilità costante”.

Confabitare è soddisfatta dal successo riscontrato dall’iniziativa e si dichiara pronta per la moltiplicazione di tale modello di gestione condominiale anche in altre città d’Italia grazie alla propria ampia rete associativa. Tra le città candidate: Firenze, Milano, Cagliari, e Prato.