Inquinamento falde acquifere da Mercurio a Treviso

inquinamento acquaE’ stata presentata un’interrogazione parlamentare per chiedere all’Ue di indagare sull’origine e sulle responsabilità delle autorità dell’inquinamento da mercurio delle falde sotterranee in alcuni comuni trevigiani.

 “L’Ue apra un’indagine sull’inquinamento da mercurio della falda acquifera in alcune aree dei comuni di Treviso, Casier, Preganziol e Quinto di Treviso sempre nella provincia trevigiana”. Lo chiede Andrea Zanoni, eurodeputato ALDE e membro della commissione ENVI Ambiente, Salute Pubblica e Sicurezza Alimentare al Parlamento europeo, con un’interrogazione parlamentare alla Commissione europea. “Il Veneto è l’esempio perfetto di come l’Europa stia diventando un continente ricco di acqua ma povero di acqua potabile. Per questo chiedo a Bruxelles di intervenire affinché vengano individuati e puniti i responsabili di questa situazione gravissima”.

Il Commissario Ue all’Ambiente aveva risposto ad una precedente interrogazione di Zanoni(Novembre 2011) che la Commissione stava “valutando i contenuti dei piani di gestione dei bacini idrografici elaborati a norma della direttiva quadro sulle acque (2000/60/CE)” sulla cui base avrebbe pubblicato nel corso del 2012 “una relazione sull’attuazione della direttiva, che entrerà a far parte del piano per la salvaguardia delle risorse idriche europee”. “Adesso che la relazione è stata pubblicata, la Commissione intende aprire un’indagine sulla vicenda al fine di verificare eventuali violazioni della normativa comunitaria di settore da parte delle Autorità coinvolte?”, chiede Zanoni.

La situazione della falda acquifera in questione è grave. In alcune aree dei comuni di Treviso, Casier (TV), Preganziol (TV) e Quinto di Treviso, in una fascia che va da nord-ovest a sud-est lunga circa 10 km e larga circa 2 km, è in espansione una grave situazione di inquinamento da mercurio della falda acquifera. Il fenomeno è localizzato a una profondità di circa 240 m e i valori rilevati di concentrazione dell’inquinante arrivano fino a 18 μg/l e più a fronte del limite di 1 μg/l stabilito dalla Direttiva 98/83/CE sulla qualità delle acque destinate al consumo umano.

La Regione Veneto ha stanziato € 2.500.000 per l’ampliamento della rete acquedottistica necessaria in seguito alla contaminazione di molti pozzi privati, e € 65.000 per l’effettuazione dell’indagine geologica sull’origine del fenomeno, sul possibile risanamento e sulla prevenzione della propagazione. “Come ha fatto presente la stessa Agenzia regionale per la prevenzione e protezione ambientale del Veneto ARPAV, si tratta di una somma del tutto insufficiente per far fronte all’inquinamento di una falda così profonda, fatto anomalo e senza precedenti a livello nazionale”, incalza l’eurodeputato.

Chi inquina paga, il concetto è semplice e viene già applicato come regola generale nelle politiche europee – conclude Zanoni – Per questo invito la Commissione europea ad intervenire severamente per punire i responsabili dell’inquinamento dell’acqua dei cittadini veneti”.

Il Veneto é un territorio molto significativo in tema di tutela delle falde acquifere tant’è che pur ricco di acqua dolce risulta diventare sempre più povero di acqua potabile