Danni causati dai fenomeni metereologici: da una ricerca Siemens la soluzione per affrontarli

Catastrofi metereologicheI fenomeni meteorologici estremi sono in aumento in tutto il mondo, lo dimostra la catastrofe creata dall’uragano Sandy che ha provocato danni pari a circa 50 miliardi di dollari solo nell’area di New York; ma stime più recenti dimostrano che il fenomeno, al livello globale, è ancora di più ampia portata ed ha comportato una spesa di 160 miliardi di dollari.

Negli ultimi 40 anni, la frequenza e la forza dei disastri naturali sono aumentate considerevolmente. Secondo le United Nations, il numero dei grandi disastri nel primo decennio del nuovo millennio ha raggiunto più del doppio di quello tra il 1980 e il 1989. Gli esperti attribuiscono il crescente numero di disastri e il loro impatto ai cambiamenti climatici. In un mondo con un continuo aumento degli insediamenti nelle città, il numero di potenziali danni causati dalla densità urbana cresce inevitabilmente.

Un problema di rilevante importanza per le città e le aree urbane che sono sempre più esposte alle catastrofi naturali e, come sempre, la soluzione per salvare vite umane e proteggere i conti pubblici è sempre nel prevenire, investendo in una migliore e più sicura architettura urbana.

Questo quanto dimostra un rapporto di Siemens insieme alla Regional Plan Association (RPA) e alla società di consulenza Arup che mostra come le città possano proteggersi al meglio contro le catastrofi naturali: lo studio rileva come la tecnologia sia una componente chiave nella protezione delle infrastrutture resilienti ed efficienti. Le città dovrebbero quindi integrare la resilienza in tutti gli aspetti della loro pianificazione edile in modo da ridurre i danni potenziali, da migliorare la produttività e per creare un luogo sicuro in cui vivere.

Le conclusioni del rapporto Siemens sono dimostrate da risultati verificati sul campo; infatti è un dato di fatto che le riparazioni delle infrastrutture danneggiate, che non possiedono misure di resilienza, sono estremamente costose.

Ciò significa che investire in resilienza permette una protezione maggiore dai danni, una riduzione dell’impatto economico del fenomeno atmosferico il tutto affiancato da un minore consumo energetico.

Per fare un esempio: i primi risultati, ottenuti da uno studio della rete elettrica della città di New York, mostrano che – senza misure protettive – i costi di riparazione dei danni causati dai disastri naturali, come l’uragano Sandy che colpì la fascia orientale degli Stati Uniti nel 2012, potrebbero raggiungere i 3 miliardi di dollari nei prossimi 20 anni. Tuttavia, investire la stessa somma in misure per la protezione contro uragani ed inondazioni e in tecnologie che rendono le reti elettriche più robuste, flessibili e intelligenti, può effettivamente ridurre i danni fino a 2 miliardi di dollari, per un risparmio di circa 4 miliardi di dollari.

Al contrario e come esempio virtuoso, nel quartiere residenziale di Co-op City, che conta 14.000 appartamenti e che dispone di una rete elettrica indipendente con energia generata da un impianto di gestione combinata di calore ed elettricità da 40 megawatt, durante l’uragano Sandy non si è verificato nessuno fenomeno di taglio di potenza energetica come successo in tutto il resto della “Grande Mela”.

In conclusione le città dotate di infrastrutture resilienti hanno una maggiore velocità di recupero e sono in generale più efficienti ed affidabili.

Siemens presenta un ampio portfolio di infrastrutture urbane capace di rendere le città maggiormente resilienti e sostenibili. Soluzioni come le reti intelligenti e i sistemi di automazione per il trasporto ferroviario, la gestione del traffico, la gestione delle evacuazioni e la gestione degli edifici contribuiscono a minimizzare l’impatto dei danni naturali perché l’automazione intelligente delle infrastrutture è un fattore di successo chiave, capace di rendere i sistemi più flessibili e più facili da controllare e coordinare.