Mauritius più sostenibili: si parte dalle scuole

mauritiusIl cambiamento climatico sta minacciando le basi dell’economia e della vita sociale nelle isole Mauritius: agricoltura, pesca, rifornimento d’acqua sono oggi a rischio; è per questo che nella nazione si è giunti ad una scelta epocale: piantare le basi per la formazione di una società futura che creda fermamente nei principi dello sviluppo sostenibile.

National Climate Change Adaptation Policy Framework (NCCAPF) il 5 luglio scorso ha già lanciato l’allarme: metà delle spiagge di una delle più belle mete turistiche come le isole Mauritius potrebbe scomparire entro il 2050 a causa dell’innalzamento delle mare e/o dall’aumento di tempeste sempre più violente, peggio ancora, a fronte di una domanda crescente di acqua, le risorse potrebbero diminuire di ben il 13%.

Ecco perchè si è scelto di insegnare a circa un milione di studenti in età adolescenziale, nelle scuole, i principi dello sviluppo sostenibile. E’ un modo per correggere i comportamenti sbagliati adottati in questi anni: sviluppare una visione a lungo termine per formare le nuove generazioni su una nuova economia più ecologica.

Piantagione di alberi, installazione di fotovoltaico, giardinaggio e separazione dei rifiuti, raccolta d’acqua piovana sono delle realtà ormai praticate in molte scuole, il piano per il futuro prevede di raggiungere l’intera popolazione di studenti delle isole.

Secondo le stime del Ministero della Pubblica Istruzione la formazione scolastica avrà un fortissimo impatto sull’intera popolazione perchè gli studenti porteranno nelle loro case le pratiche imparate nelle scuole.

Il nuovo programma formativo è stato avviato con la nascita di un centro di informazione sui cambiamenti climatici a Port Louis, la struttura ha il compito di registrare e rendere pubblici tutti i dati in arrivo sul cambiamento climatico. Essere consapevoli degli effetti dei cambiamenti climatici è molto importante per delle isole che, seppur mantengono un numero non eccessivo di emissioni di gas serra, rischiano di portare sulle proprie spalle tutto il peso delle conseguenze dell’inquinamento atmosferico.

Ecco la presa di coscienza: per troppo tempo l’ambiente è risultato qualcosa di scontato, si operava senza rendersi conto delle conseguenze provocate sulle risorse naturali; il nuovo programma di formazione adottato mira a correggere proprio questo comportamento.

Inoltre il programma formativo per un’economia sostenibile potrebbe rafforzare le capacità di ripresa delle Mauritius in settori chiave dell’economia: la nazione ha già ricevuto tre milioni di dollari dall’ Africa Adaptation Programme che finanzia le politiche di adattamento al cambiamento climatico nelle istituzioni e nelle politiche sociali.

Inoltre quest’anno grazie alla collaborazione delle Nazioni Unite ed ai fondi messi a disposizione dal Global Environment Fund (GEF), sarà implementato il progetto: Technology Needs Assessment (TNA), il cui obiettivo è consentire a Mauritius di implementare le tecnologie utili per ridurre le emissioni di gas serra e sostenere l’adattamento ai cambiamenti climatici.

Oltre al governo anche le ONG si stanno impegnano nello sviluppo di una coscienza “green”: il programma della Croce Rossa “The Youth be Aware” insegna ai giovani i rischi per l’isola derivanti dai cambiamenti climatici.

Fonte: allafrica.com