Caos a Falcognana: i residenti si rivolgono alla magistratura per bloccare la discarica

Le associazioni dei residenti della zona di Falcognana si rivolgono alla magistratura per scongiurare l’arrivo della nuova discarica.

Dopo l’esposto di ieri alla Procura della Repubblica dall’associazione “Sportello del Cittadino”, il presidente Pasquale Calzetta annuncia: “A breve il coordinamento ‘No discariche, no inceneritori municipio IX farà un ulteriore esposto alla Procura della Repubblica sulla questione delle autorizzazioni per la discarica e dell’assetto proprietario”. “Ieri – ricorda Calzetta -, come associazione Sportello del Cittadino, abbiamo consegnato ai carabinieri del Divino Amore un esposto diretto alla Procura della Repubblica in cui contestiamo l’operato del commissario Sottile sulle modalità di individuazione del sito di Falcognana come discarica di rifiuti trattati”.

A suo parere “quel sito non era tra i dieci individuati un anno fa dalla Provincia di Roma; ad oggi non si sa di chi è l’area; non c’è un piano della mobilità e non sono stati presi in considerazioni i vincoli esistenti. In quella zona, ad esempio, c’è un vincolo paesaggistico e archeologico molto stretto per cui qualunque nuovo fabbricato deve passare al vaglio della soprintendenza archeologica, non si capisce come si possa individuare una discarica”.

Il presidente dell’associazione ‘Cuore Tricolore’ Stefano Ambrosetti annuncia “anche l’Associazione Cuore Tricolore nei prossimi giorni presenterà un esposto per la vicenda discarica e per un risarcimento eventuale di danni alla salute e al declassamento economico delle abitazioni e attività della zona”.

Ambrosetti sottolinea “il santuario del Divino Amore che dista dalla nuova Malagrotta circa un chilometro, è il simbolo religioso di tutti i romani e non solo. Sempre sulla Via Ardeatina n° 1741, al Km 17, a circa un chilometro dalla nuova discarica, vi è l’Episcopato Ortodosso Romeno D’Italia, che di fatto è la seconda comunità religiosa d’Italia, la quale ha la giurisdizione canonica su tutti i credenti ortodossi romeni e moldavi che risiedono in Italia, con un enorme flusso di pellegrini che la frequentano”.