No alle grandi opere, prosegue il digiuno di Don Bizzotto. Zaia: "apprezzo ma vanno fatte"

Don Bizzotto“Apprezzo il digiuno per l’ambiente di don Albino Bizzotto ma le opere servono e sono state chieste dal territorio: lo dice uno che ha scritto un libro intitolato ‘Adottare la terra’ proprio sulla questione”.

Lo ha detto il Governatore del Veneto Luca Zaia sullo sciopero della fame, giunto al 13/mo giorno, del religioso che protesta sulla realizzazione di grandi opere stradali nella regione colpevoli – secondo la sua protesta – di stravolgere il territorio.

”Il Veneto – ha detto Zaia – ha un gap infrastrutturale del 30% rispetto al Paese e bisogna porvi rimedio, le scelte che facciamo sono chieste e condivise dal territorio quindi diamo una risposta alla quale come amministratori non possiamo sottrarci”. ”Le opere in questione – ha aggiunto – sono fatte per ridurre la pericolosità dell’attuale assetto viario e salvare vite umane”. ”Ricordo che un’opera pubblica – ha aggiunto Zaia – non la si fa per fare un dispetto a qualcuno e neppure ci divertiamo a farla. Sono opere che si fanno per palese necessità”. ”Apprezzo il gesto di don Bizzotto – ha concluso – ma non posso tollerare la politicizzazione che qualcuno ne sta facendo strumentalizzando,come qualche politico, lo sciopero della fame”.