Benefit ai cittadini per la differenziata, Zaia: "in Veneto non c'è bisogno di incentivi"

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E’ ormai un trend costante quello fotografato ogni anno dal rapporto sulla produzione e la gestione dei rifiuti, realizzato dall’Osservatorio Regionale: il Veneto si colloca costantemente ai primi posti tra le regioni italiane quanto a raccolta differenziata”.

E’ il commento del Presidente del Veneto Luca Zaia alle notizie secondo cui molti comuni, fra cui quello di Arzignano (Vicenza), premiamo i cittadini con benefit per convincerli a rispettare le regole.

“Bene ogni iniziativa che consenta di aumentare ancora le nostre già alte percentuali, ma i veneti sono più che sensibili – prosegue Zaia – se si considera che nel 2012 la raccolta differenziata ha raggiunto il 62,5% del totale (+2,2% rispetto al 2011). Questa percentuale consente al Veneto di superare ormai da sei anni l’obiettivo del 50% previsto dal Piano regionale e da due anni quello del 60% dalla normativa nazionale. La provincia di Treviso con il 75% si conferma al primo posto nella classifica regionale della raccolta differenziata, segue Belluno con il 65% ma tutte le altre province, ad eccezione di Venezia (53%), hanno raggiunto o superato l’obiettivo del 60% fissato per il 2011”. “I dati, più che positivi, attestano di un sistema sul territorio che funziona e di una sempre più diffusa sensibilità su questi tema da parte della popolazione che sta dando un contributo fondamentale al corretto recupero dei rifiuti – continua Zaia – Una situazione di eccellenza, riconosciuta anche dalle associazioni ambientaliste. Per il futuro si proseguirà su questa strada, puntando ad aumentare ancora il recupero dei materiali e dare la svolta significativa al ricorso alla discarica come ultima opzione possibile. Questi obiettivi sono indicati anche dal nuovo Piano regionale per i rifiuti urbani e speciali. Per la raccolta differenziata si prevede il raggiungimento come media regionale del 70% nel 2020. Ma va segnalato che nel 2012 sono già 290 i comuni veneti che hanno superato questo valore (pari al 55% dei comuni veneti) e 155 quelli vicini a tale soglia, avendo raggiunto o superato il 65%”.