Concordia

Rimozione Concordia: "massima attenzione alle ricadute ambientali"

Rimozone Costa Concordia

Sulla rimozione della Concordia “abbiamo dato massima importanza alle problematiche ambientali”.

Lo ha ribadito il capo della Protezione Civile, Franco Gabrielli, in audizione alla commissione Ambiente della Camera. “non abbiamo lavorato a cuor leggero – ha detto Gabrielli – Noi abbiamo immaginato che non si dovesse procedere solo alla mitigazione degli sversamenti, ma anche abbassare la tossicità delle acque interne attraverso l’aspirazione delle acque interne, che vengono conferite in un luogo autorizzato per lo smaltimento dei reflui.

Le acque asportate vengono sostituite da acqua marina e per questo il livello della tossicità si sta abbassando notevolmente. Quest’azione preventiva, nella prevedibile possibilità che si siano sversamenti, può attenuare l’impatto.

Effettuare la rotazione della Concordia nel 2013 è l’operazione a minor rischio, ci si è posti il problema se raddrizzare la nave o lasciarla dov’è. Gli ingegneri ci hanno dovuto dimostrare che sia preferibile raddrizzare la nave a settembre, anche esponendola al moto ondoso. E loro ci hanno messo nero su bianco che non solo sarebbe stato auspicabile il raddrizzamento, ma il non averlo fatto avrebbe pregiudicato la rimozione anche a primavera”. In sostanza “la nave non può stare lì un terzo inverno: le strutture della nave avrebbero avuto l’aggravante di 6mila tonnellate dei cassoni” che saranno poggiati sopra durante i lavori di rimozione.