Il 30 settembre chiuderà la discarica di Malagrotta. Luci e ombre sul futuro dei rifiuti

Discarica Falcognana (Foto Fb)
Discarica Falcognana (Foto Fb)

Mancano pochissimi giorni alla chiusura della discarica più grande d’europa, Malagrotta, e al dirottamento momentaneo dei rifiuti di Roma alla discarica di Falcognana sull’Ardeatina, vicino il Santuario del Divino Amore.

Secondo gli accordi, la discarica di Malagrotta verrà chiusa il 30 settembre prossimo e i rifiuti della città di Roma saranno riversati in parte fuori città e in parte nella discarica di Falcognana per due anni. Luci e ombre ancora sull’effettiva chiusura di Malagrotta, che molto probabilmente avverrà in maniera parziale, e sulla possibilità di Falcognana ad ospitare rifiuti.

Le polemiche da parte del Presidio No discarica Divino Amore parlano di inganno dei cittadini da parte dell’amministrazione romana.  “Ci hanno truffato! Ci ha truffato il governatore del Lazio Nicola Zingaretti, quando ieri al Consiglio straordinario ha parlato di Falcognana come di una discarica temporanea e trasparente che non dovrà aggravare le condizioni di salute e ambientali del territorio” è quanto scrive in una nota il Presidio No discarica Divino Amore riguardo l’apertura della discarica sull’Ardeatina.

Ci parlano di dati consultabili on-line relativi alla nuova discarica, quando di fatto in questi oltre 50 giorni ci hanno negato l’accesso ai dati e alla documentazione, tuttora riservata. Ci ha truffato Goffredo Sottile, parlando di circa 10 camion e un conferimento di circa 250 tonnellate di rifiuti al giorno. Le cose però – sottolinea il Presidio – non stanno proprio così, come ce le vogliono far credere“.

Il Presidio dichiara che invece nella relazione integrativa del commissario del 14 agosto 2013 si parla di “‘possibilità di un incremento al momento non quantificabile, senza generare criticità’. Si annuncia la possibilità di conferire circa 30 camion al giorno per un totale di 750 tonnellate/giorno, per le disponibilità residue del 2013. Ma non solo. La società Ecofer garantirebbe da maggio 2014 un ulteriore disponibilità per Ama di circa 70 mila metri cubi“.

Ed eccoci arrivare al nocciolo della questione. Nella relazione si riporta l’attuabilità di miscelazione del rifiuto attualmente conferito in discarica, ovvero il ‘fluff’ con i residui della lavorazione del rifiuto indifferenziato proveniente da Ama. E’ gravissimo – precisa il Presidio – che in un documento ufficiale si parli di miscelazione quando è espressamente vietato dalla legge in base al decreto legislativo 36/2003 articolo 6“.