Incendio

L'ombra della camorra sul rogo di Fragneto Monforte

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Sul rogo che sta bruciando da giorni Fragneto Monforte pare ci sia la mano della camorra, accusata di avere particolari interessi nella zona.

La situazione però ora appare sotto controllo nel sito di stoccaggio: l’incendio delle ecoballe continua per il quarto giorno, ma le operazioni di spegnimento stanno riuscendo a contenere l’avanzata delle fiamme. Una miscela di acqua, cemento e sabbia viene utilizzata da ieri sera per fermare il rogo. Al lavoro, senza interruzione, gli operai dell’impresa interpellata per l’intervento e i vigili del fuoco: si stima che per domare del tutto il rogo dovrebbero essere necessari altri due giorni. Nel ringraziare le autorità intervenute, il sindaco di Fragneto Monforte, Raffaele Caputo, torna a sollecitare “la rimozione immediata delle ecoballe non bruciate”, onde evitare il ripetersi di “azioni criminali che creino nuovi disagi e pericoli per la salute dei miei concittadini”. Caputo chiede anche che al più presto sia “ripristinato l’impianto idrico di spegnimento presso il sito, e riattivata la illuminazione e il servizio di vigilanza 24 ore al giorno per evitare nuovi incendi da parte di criminali”.
“Ho sentito il Prefetto e il presidente Caldoro che mi ha assicurato di aver allertato gli uffici competenti per trovare subito i fondi necessari”. Lo ha detto il ministro dell’Agricoltura, Nunzia De Girolamo, in un’intervista a “Il Sannio Quotidiano”