Vademecum spesa sostenibile

Sei semplici regole per una spesa sostenibile e green

Il rispetto per l’ambiente comincia dai piccoli gesti di ogni giorno, come fare la spesa.

Vademecum spesa sostenibileUn’abitudine quotidiana che però può nascondere moltissime insidie per il benessere del nostro pianeta. Ma riempire il carrello in modo sostenibile non è difficile: basta seguire alcune semplici accortezze ed imparare a prestare maggiore attenzione a ciò che si compra e dove. Tacatì, l’ecommerce green per botteghe alimentari specializzate in qualità locale e filiera corta, propone il suo vademecum per la spesa sostenibile online e nel rispetto dell’ambiente.

Basta mettere in pratica ogni giorno sei semplici buone pratiche per una spesa sostenibile:

  1. Promuovere la filiera corta. Consumare prodotti locali contribuisce a ridurre le emissioni di CO2, grazie a trasferimenti di minore percorrenza, e aiuta a contenere gli sprechi e il potenziale inquinanante degli imballaggi necessari allo stoccaggio e al trasporto delle merci
  2. Comprare dai piccoli commercianti. Fare la spesa nelle botteghe costituisce un’alternativa sostenibile allo spreco della grande distribuzione. Perché i piccoli commercianti ordinano solo i prodotti che vendono, razionalizzando le quantità e riducendo gli scarti, e propongono specialità locali, più fresche e di qualità più alta.
  3. Acquistare sul web e optare per la consegna a domicilio. Anche comprare online e ricevere la spesa a domicilio contribuisce a ridurre l’inquinamento atmosferico. Perché, soprattutto chi non ha il tempo o la possibilità di acquistare prodotti genuini al marcato o in bottega, può fare la spesa senza prendere l’automobile per raggiungere centri commerciali anche molto lontani da casa propria, risparmiando carburante e contribuendo a diminuire le emissioni.
  4. Sostenere i produttori locali. I piccoli produttori locali sono più rispettosi del territorio e della natura, e utilizzano metodi di produzione sostenibili e a basso impatto ambientale.
  5. Preferire il biologico e i prodotti sfusi e alla spina. Il bio azzera l’utilizzo di fertilizzanti e pesticidi chimici, che inquinano le falde acquifere e fanno male chi consuma il prodotto finale, e limita la coltivazione intensiva rispettando i ritmi naturali di maturazione di frutta ed ortaggi.
  6. Rispettare la stagionalità degli alimenti. Ogni sapore ha il suo clima. Consumare cibi di stagione comporta meno emissioni di CO2, perché frutta ed ortaggi non devono arrivare da lontano, e penalizza i sistemi di produzione industriali che, per ottenere ortaggi fuori stagione, sfruttano la terra e inquinano le acque con fertilizzanti chimici e pesticidi.

Tacatì è una piattaforma ecommerce che consente di fare la spesa online scegliendo tra i migliori prodotti locali selezionati direttamente dalle botteghe della propria città. Nasce nel 2012 da un’idea di Stefano Cravero e Giulia Valente con l’obiettivo di promuovere e sviluppare la filiera alimentare locale e rilanciare l’economia del territorio. Ha sede a Cagliari nell’OpenCampus di Tiscali e uffici anche in Piemonte.