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Acqua pubblica: il nuovo tariffario dell'Aeeg non rispetta il Referendum

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“L’Autorità per l’energia elettrica ed il gas ha nuovamente colpito nel silenzio delle feste. Il 27 dicembre, infatti, ha approvato il metodo tariffario idrico 2014-2015 confermando quanto contenuto nel metodo tariffario transitorio e sancendo nuovamente, nei fatti, la negazione dei referendum del giugno 2011”.

A denunciare è il Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua che, a pochi giorni dall’emanazione da parte dell’Aeeg  della delibera sul nuovo Metodo Tariffario per i servizi idrici (Delibera 27 dicembre 2013 643/2013/R/idr).

“Nonostante un prolisso richiamo alle norme passate, l’Autorità ripropone lo stesso calcolo per cui la remunerazione del capitale investito, abrogata dai referendum, viene camuffata sotto la denominazione ‘oneri finanziari‘, ma non cambia la sostanza: profitti garantiti in bolletta”.

Dal 21 luglio 2011 e a seguito del Referendum popolare in cui il 95,8% dei cittadini ha votato a  favore della cancellazione del profitto nei servizi idrici, è vigore la normativa secondo cui non è consentito ai gestori di caricare sulle nostre bollette anche la componente della “remunerazione del capitale investito” in quanto nella gestione dell’acqua non devono esserci profitti ma solo copertura dei costi. Tal voce ha inciso sulla bolletta per una percentuale che oscilla, a seconda del gestore, fra il 10% e il 20%. L’importo sarebbe dovuto essere restituito ai consumatori nei tempi e nei modi stabiliti dall’Aeeg che, entro il 1° gennaio 2014, aveva avuto il compito di emanare un  metodo definitivo per il calcolo tariffario, in sostituzione del Metodo Tariffario Transitorio 2012-2013, nel rispetto del principio europeo del full cost recovery, che vuole tutti i costi del servizio coperti dalla bolletta.

Purtroppo non è andata così e, come denuncia il Forum dei Movimenti per l’Acqua, con la delibera dello scorso 27 dicembre 2013 le criticità “rimangono tutte, compresa l’incapacità del nuovo metodo tariffario di garantire gli investimenti necessari al comparto idrico. Investimenti che, come i numeri dimostrano da più di 20 anni, non trovano spazio nel metodo, profitti del gestore compresi. Ancora una volta, dietro una delibera amministrativa, si cela una volontà politica, ovvero tutelare gli interessi di pochi e ricchi privati, a scapito degli interessi della collettività e del tessuto sociale sempre più impoverito ed attaccato nella crisi in cui viviamo. Ancora una volta lo si fa calpestando il voto democraticamente espresso da 27 milioni di italiani“.

Il Forum chiede le dimissioni dei membri dell’Aeeg direttamente responsabili, il ritiro del nuovo metodo tariffario e alla revoca delle competenze dell’Autorità in materia di servizio idrico. il prossimo 23 gennaio, inoltre, ci sarà presso il  TAR della Lombardia la prima udienza del ricorso promosso dal Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua, contro il reinserimento della remunerazione in bolletta le cui ragioni verranno esposte nel corso del convegno che si terrà a Milano il 18 gennaio, insieme alle proposte del Forum per il finanziamento del servizio idrico.