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Fiume Calore Irpino: una visione (con)divisa per tutelarne le acque

fiume caloreSono trascorsi quasi tre anni dalla prima ordinanza emessa dalla Provincia di Avellino e dai comuni rivieraschi, di divieto di balneazione, pesca e prelievo per uso potabile e irriguo delle acque del Fiume Calore a causa dell’inquinamento da salmonella ed escherichia coli.

Al fine di fare maggiore chiarezze sul tema del trattamento delle acque del fiume Calore Irpino (un affluente del fiume Volturno) il Comitato di Tutela del Fiume Calore, in collaborazione con il Centro di Educazione Ambientale CEA Taurus, ha realizzato il Dossier “Stato delle acque in Irpinia e fiume Calore” che raccoglie dati ed informazioni riguardo: l’origine e la destinazione finale delle acque del fiume, le opere in cantiere, lo stato attuale delle sorgenti e del fiume, le criticità connesse alla carenza di controlli e alle ricadute in termini economici e sociali.

Il dossier sarà oggetto di relazione nel corso del convegnoFiume Calore: Verso una visione con-divisa”, una due giorni di confronto e approfondimento tecnico scientifico sulla salvaguardia delle risorse naturali che si terranno l’11 e il 12 gennaio 2014 presso il Castello Marchionale di Taurasi. L’evento è promosso dal Comitato di tutela del fiume calore, il Centro di Educazione Ambientale “CEA TAURUS “ della rete INFEA della Regione Campania in collaborazione con l’associazione WWF Sannio nell’ambito del ciclo di incontri del costituendo Forum Ambientale dell’Appennino (forumambientale.org).

Crediamo che il Contratto di fiume coinvolgendo enti locali e cittadini, possa essere uno strumento fondamentale per raggiungere risultati eccellenti in merito alla salvaguardia e valorizzazione  del  Bacino idrografico del fiume calore” ha dichiarato il comitato in una nota. La direttiva europea 2000/60/CE impone specifici obiettivi di qualità delle acque che, per essere raggiunti necessitano di “strumenti di gestione integrata e partecipata tra le diverse istituzioni, i cittadini, loro associazioni o categorie” e non con semplici interventi settoriali così come previsti dalla delibera della Regione Campania n. 452 del 22/10/2013 con oggetto Promozione contratti di fiume e di lago e diffusione carta nazionale dei contratti di fiume.