Discarica Malagrotta
Discarica Malagrotta

Rifiuti Lazio: arrestata la piramide a delinquere di Cerroni, 'Il Supremo' di Malagrotta

Una piramide a delinquere tra politici, funzionari e imprenditori privati. Sette arresti a Roma per l’inchiesta sui rifiuti del Lazio sulla cattiva gestione della discarica di Malagrotta. Tra i pezzi grossi Manlio Cerroni, proprietario della discarica, e Bruno Landi ex presidente della Regione Lazio.

Discarica Malagrotta
Discarica Malagrotta

I carabinieri del Noe (nucleo operativo ecologico) di Roma hanno ricevuto ordinanza di arresto per imprenditori di aziende di rifiuti (Francesco Rando di Pontina Ambiente, E.giovi srl e Consorzio Co.la.ri; Pino Sicignano della discarica di Albano Laziale; Piero Giovi), dirigenti regionali (Luca Fegatelli e Raniero De Filippis), politici (l’ex presidente della Regione Lazio Bruno Landi) e per il proprietario dell’area della discarica di Malagrotta Manlio Cerroni, il vertice della piramide criminale soprannominato da tutti “Il Supremo“.

Il Gip ha dichiarato che si trattava di un vero e proprio “sodalizio criminale” “in grado di condizionare l’attività dei vari enti pubblici coinvolti nella gestione del ciclo dei rifiuti nel Lazio, a partire dalla Regione”. Le aziende private capitanate da Cerroni & Co. potevano fare affidamento su una serie di agganci tra i piani alti della Regione che, a partire da Landi, concedevano servizi e moratorie.

Le accuse sono di “associazione a delinquere finalizzata al traffico di rifiuti” si basa sul fatto che la discarica di Malagrotta fosse in perenne stato di emergenza perché al suo interno finivano tonnellate di rifiuti destinati alla differenziata ma mai trattati, nonostante i proprietari dell’impianto di differenziazione incassassero diversi milioni di euro. Secondo l’accusa, nel conteggio delle cubature di spazzatura destinate a Malagrotta, non veniva messo in conto tutto il materiale che sarebbe dovuto essere destinato al riciclo e il materiale non definibile rifiuto tout court come il Cdr (combustibile da rifiuti). Il “sistema” Malagrotta fruttava a Cerroni ed i suoi alleati un nuovo business visto che le amministrazioni erano costrette a trovare nuovi siti.

L’arresto è stato eseguito dai Noe capitanati da Sergio De Caprio, noto come Ultimo (colui che arrestò Totò Rina). La discarica di Malagrotta è stata chiusa il 30 settembre 2013 dopo 30 anni di attività.