Negli store Ikea arriva il nuovo "Vino Libero" italiano

Vino Libero: questo è il nome del nuovo progetto lanciato da Oscar Farinetti in accordo con il colosso svedese Ikea.

La vendita verrà inaugurata a metà gennaio negli store di Torino, Milano, Roma e Bari, e seguiterà nei primi di febbraio con il debutto di Vino Libero anche in tutti gli altri ristoranti, bar e bistrot Ikea d’Italia.

Il programma è coordinato da un’Associazione di 12 produttori vinicoli di 8 diverse regioni italiane, che si sono impegnati nella messa a punto di un Vino “Libero” da concimi inquinanti, diserbanti e troppi solfiti. L’obiettivo è accogliere e comunicare un nuovo modello strategico imprenditoriale volto alla sostenibilità mediante la vendita di prodotti sani e sicuri e realizzati nel rispetto dell’ambiente.

Ikea Food, settore dedito alla conduzione e all’approvvigionamento dei ristoranti, bar e botteghe Svedesi, è una realtà autorevole nel mercato della ristorazione commerciale italiana; basta pensare che solo nell’ultimo anno ha contato oltre 15.700.000 clienti. Il progetto è dunque simbolo di un successo che rende orgogliosi i produttori vinicoli di tutta Italia e lo stesso patron Oscar Farinetti ha dichiarato:

“Il vino è in prigione, va liberato dalla burocrazia, dagli abbinamenti, dalle analisi sensoriali, da un sistema distributivo medioevale per cui arriva carissimo al consumatore. L’evasione parte da Roma, con 13 cantine da 8 Regioni, e 90 vini. Vino Libero è l’enologia che si affranca da vincoli fisici e metafisici.”

Negli ultimi anni il gruppo Ikea- Italia ha supportato numerose imprese agricole italiane con l’intento di favorire la produzione di articoli alimentari privi di concimi chimici e antiparassitari finalizzati alla salvaguardia dell’ambiente. Vino Libero spinge in questa direzione, con l’ambizione di essere anche un progetto divulgativo per un consumo più sostenibile.

I clienti potranno gustare vino spillato da grandi botti in legno con una vasta scelta di bianchi e rossi: Fontanafredda, Mirafiore, Brandini, San Romano, Monterossa, Serafini & Vidotto, Zamò,

Certosa di Belriguardo, Tombolini, Calatrasi & Miccìché. Non ci resta che attendere i risultati, sfruttando magari l’occasione per dare una scossa ad un settore in crisi negli ultimi tempi.

Noemi Pomante