adotta un cane abbandonato

Se adotti un cane risparmi sulla TARES. La lotta al randagismo all'italiana

adotta un cane abbandonato

“Adottare un cane per usufruire degli sconti sulla Tares”.

La notizia sembra ormai essere ufficiale e sono molteplici i Comuni disponibili ad andare incontro ai cittadini che decidono di adottare un cane applicando degli sgravi sul pagamento di questa tassa.

L’obiettivo è duplice: da una parte sfoltire i canili che sono sempre più affollati, dall’altra far economizzare cittadini e municipi. Gli sconti per ogni singolo utente è stimato per qualche centinaia di euro e il guadagno è reale anche per le casse pubbliche che sborsano oltre 1.500 euro per custodire gli ospitanti di un canile. Sono già molte le città che hanno aderito all’iniziativa. Ad esempio nel Comune di Solarino, provincia di Siracusa, ogni residente che adotta un randagio può risparmiare fino 750 euro annui, così come a Lecce dove la riduzione ammonta ai 300 euro.

Vigorosa la reazione delle associazioni animaliste che hanno mostrato grande entusiasmo nell’apprendere la notizia con la speranza di aiutare tanti cani a stare meglio, in una famiglia che li sappia amare.

Carla Rocchi, presidente dell’Ente Nazionale Protezione Animali ha dichiarato:

“I Comuni hanno capito che per loro i cani sono un costo, e che se si vuol spingere ad adottarli un incentivo non fa male. Ovviamente servono controlli, per evitare che qualcuno aderisca solo per evadere le tasse: i Comuni che non le promuovono fanno una stupidaggine.”

Il pericolo però è che le numerose famiglie in crisi, nel tentativo di non pagare la Tares o di pagarla comunque in modo ridotto, si rechino al canile per adottare un cucciolo senza poi averne cura. Per questo, per ogni animale adottato sono previsti controlli serrati, una volta al mese, da parte delle guardie eco-zoofile di differenti associazioni e della polizia municipale.

Molti Comuni, a prescindere dal partito, hanno richiesto la documentazione necessaria per aderire all’iniziativa. Una bella notizia dunque ma solo per i veri amici degli animali che potranno rendere più leggera un’imposta “indigesta” in questo periodo di travolgente crisi.

Noemi Pomante