"No alle armi chimiche siriane nel porto di Gioia Tauro"

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Il monito riguardante il no all’arrivo delle armi chimiche siriane nel porto di Gioia Tauro, arriva da parte di ambientalisti e cittadini italiani.

“Le ragioni? Il pericolo per la tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini, il freno al flusso turistico, la possibile evacuazione del Comune di San Ferdinando adiacente alla zona portuale e la militarizzazione dell’area”.

In prima linea Ignazio Messina dell’Italia dei Valori:

“Ci sembrano motivi più che sufficienti per chiedere ai cittadini italiani di firmare la petizione, pubblicata sul sito www.change.org, in cui chiediamo al governo di fermare l’arrivo in Italia di questo pericoloso carico. Ci sono numerose variabili e altrettante incognite che rendono quest’operazione azzardata e pericolosa: ritardi, tempi non precisati e mancanza di coinvolgimento, non solo degli abitanti del luogo, ma anche dei rispettivi referenti istituzionali locali. Per questo, siamo vicini ai sindaci dei comuni che in questi giorni hanno approvato un documento in cui si oppongono a questa operazione e siamo vicini anche alle popolazioni del luogo che hanno manifestato la loro contrarietà. Penseremo a tutti gli strumenti utili e pacifici per far valere il loro diritto sul proprio territorio. Intanto invitiamo tutti a firmare questa petizione online perché vogliamo dare voce ai cittadini e vogliamo dimostrare al Governo che in Calabria non vengono accettati soprusi e decisioni imposte dall’alto”.