Inquinamento, cresce l'allarme in Lombardia: un cittadino su due ha paura per la propria salute

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L’Istat scatta una fotografia all’Italia e all’ambiente racchiusa nel rapporto “Noi Italia”, in cui ci sono 100 statistiche utili per delineare lo stato dell’arte ed effettuare il monitoraggio per la tutela dell’ambiente e per il miglioramento della qualità della vita dei cittadini.

L’inquinamento atmosferico ha assunto negli ultimi anni un ruolo centrale nei tavoli di discussione per i problemi ambientali nella nostra società a carattere industriale, con risvolti negativi per quanto riguarda la salute dell’uomo e dell’ambiente a causa dell’incremento della concentrazione di inquinanti e odori sgradevoli.

Un dato importante che viene riportato nel rapporto elaborato dall’Istat è che nel 2013 il 36,7% delle famiglie italiane segnala problemi relativi all’inquinamento dell’aria e il 18,7% lamenta la presenza di odori sgradevoli. Confrontando i dati dell’anno da poco conclusosi rispetto ai dati del 2012 si riscontra una stabilità riguardo la percentuale di famiglie che evidenziano problemi di inquinamento atmosferico nelle zone in cui vivono.

Nel 2013 l’inquinamento dell’aria è avvertito come un problema dal 44,4% delle famiglie del nord-ovest, ma la quota sale al 50,1% tra le famiglie che vivono in Lombardia. Nel nord-est la quota scende al 33%; in Veneto raggiunge il 36,5%, mentre la quota più bassa si osserva in Trentino-Alto Adige (24,7%). Tra le regioni del centro, il Lazio registra un significativo aumento rispetto al 2012 e mostra il valore più elevato (43,6%); mentre per Toscana, Umbria e Marche le percentuali sono inferiori alla media nazionale. Al sud la situazione peggiore è quella della Puglia, dove il 41,9% delle famiglie segnala il problema; segue la Campania (40,1%) e la Sicilia (35,1%). Nel resto delle regioni del Mezzogiorno si osservano valori molto più bassi, in particolare in Molise (11,2%) e in Sardegna (15,6%).