Scandalo Sistri, fondi neri e corruzione: quattro arresti e perquisizioni a Napoli

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In seguito ad indagini dirette dalla Procura della Repubblica di Napoli, in merito alle procedure di affidamento, progettazione e realizzazione del sistema di Tracciabilita’ dei Rifiuti denominato ”Sistri”,  il Nucleo Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Napoli ha eseguito 4 ordinanze di custodia cautelare agli arresti domiciliari, emesse dal Gip presso il Tribunale di Napoli, per il reato di associazione per delinquere e corruzione.

Sono stati sottoposti ad arresti quattro persone e a sequestro preventivo 28 conti correnti e due cassette di sicurezza, riconducibili alle persone fisiche a vario titolo coinvolte nell’indagine.

Destinatari delle misure cautelari personali sono: Lorenzo Borgogni, ex Direttore Centrale Relazioni Esterne di Finmeccanica, Stefano Carlini, ex Direttore Operativo della Selex Service Management S.p.a. (società del Gruppo Finmeccanica), nonché gli imprenditori romani Vincenzo Berardino Angeloni e Luigi Malavisi.

L’attivita’ nasce dagli sviluppi investigativi conseguenti all’esecuzione di analoghe misure cautelari, eseguite nell’aprile del 2013, a seguito dei quali e’ stato possibile delineare ulteriori aspetti riguardanti interessi personali, che condizionavano le scelte nella fase della individuazione e realizzazione del progetto Sistri (progetto che, nelle previsioni contrattuali, avrebbe dovuto essere operativo gia’ nel 2010, ma che ad oggi non ha trovato il suo integrale avvio)”.

Le indagini consentivano di accertare che, ”attraverso un articolato sistema di false fatturazioni e sovrafatturazioni nei rapporti tra la Selex Service Management S.p.a. e le molteplici societa’ affidatarie compiacenti, erano stati creati cospicui ”fondi neri”, destinati, secondo la ricostruzione accusatoria avvalorata dal Gip, al pagamento di tangenti, anche mediante la costituzione di societa’ estere in paradisi fiscali del Delaware (Stati Uniti d’America) e l’apertura di conti correnti cifrati in Svizzera”.