Riciclo abiti usati

Abiti usati: progetto per donare i propri vestiti e aiutare i più bisognosi

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C’è un filo sottile che unisce idealmente i ragazzi di Albano Laziale e quelli del Mozambico; un legame che si basa sul recupero e sul corretto riutilizzo degli abiti usati attraverso l’accordo tra il Comune e HUMANA People to People Italia, la Onlus nata nel 1998 per sostenere e realizzare progetti di sviluppo nel Sud del Mondo.

Se ne è parlato nel corso del convegno “InVestiamo sull’Istruzione” che si è tenuto questa mattina presso la Sala Nobile di Palazzo Savelli, al quale ha partecipato, tra gli altri, il Consigliere dell’Ambasciata della Repubblica del Mozambico: Laurenco Jeremias Cumbe ha ringraziato le Amministrazioni Comunali che, scegliendo il servizio di raccolta abiti di HUMANA, creano opportunità di crescita per il Mozambico. “E’ stato un onore ricevere il Consigliere”, ha esordito il Sindaco di Albano Laziale, Nicola Marini, che ha poi approfondito i termini e ha tracciato un primo bilancio dell’accordo con Humana partito lo scorso mese di dicembre. La collaborazione triennale prevede il posizionamento di 35 contenitori di colore giallo nei quali i cittadini di Albano possono donare i propri abiti, scarpe, borse, biancheria per la casa e accessori d’abbigliamento usati.

“Il vantaggio economico – ha spiegato Luca Andreassi, Consigliere Delegato alla gestione dei rifiuti – è rappresentato dalla gratuità del servizio di HUMANA e dalla riduzione delle spese di smaltimento rifiuti per l’Amministrazione comunale e quindi per i cittadini, dal momento che gli abiti recuperati non finiscono in discarica”. Ma aderire al progetto di HUMANA significa anche sposare un progetto caratterizzato da un altissimo impegno sociale: con il ricavato delle vendite degli abiti usati donati dai cittadini, infatti, la Onlus sostiene e realizza progetti di sviluppo in Africa, Asia e America Latina. I pozzi, le scuole, gli interventi di aiuto all’infanzia e di sviluppo comunitario, la prevenzione di HIV/AIDS e malaria, così come i programmi agricoli per la sicurezza alimentare, sono possibili grazie alle donazioni di abiti che HUMANA raccoglie in oltre 40 province italiane. Da pochi mesi anche Albano ha deciso di contribuire a questo progetto di solidarietà e cooperazione internazionale: dall’inizio di dicembre sono stati già raccolti 32.920 chili di abiti usati, utili a sostenere l’istruzione elementare di 6.580 bambini in Mozambico. Ma non è tutto. Alessandra Zeppieri, Assessore alla Pubblica Istruzione, ha spiegato che “in risposta all’attuale crisi economica, attraverso la vendita degli abiti usati raccolti, HUMANA garantirà un sostegno concreto all’istruzione locale per un ammontare totale di 2.700 euro, che verranno donati a 9 ragazzi meritevoli appartenenti alle famiglie meno abbienti di Albano sotto forma di borse di studio”.

Una volta all’anno per i tre anni di servizio offerto, inoltre, HUMANA organizzerà iniziative volte all’educazione ambientale e allo sviluppo all’interno delle scuole del Comune, dal titolo “NOI e l’Africa: che differenza fa?”, con l’obiettivo di sensibilizzare gli studenti sul tema del rispetto dell’ambiente e sull’importanza della raccolta differenziata. E’ previsto infine un concorso creativo sui temi ambientali e della solidarietà rivolto ai ragazzi: i tre disegni più belli saranno applicati ai contenitori per la raccolta abiti del Comune di Albano Laziale. “Ringraziamo l’amministrazione comunale per aver accolto il nostro servizio di raccolta abiti usati – ha detto Stefania Tiozzo, responsabile comunicazione di HUMANA – ma soprattutto ringraziamo i cittadini di Albano che hanno compreso l’importanza della donazione degli abiti.

Ci sembra che già in questi primi mesi sia stato colto il senso della raccolta dei vestiti: tutelare l’ambiente e garantire il diritto allo studio a ragazzi africani e italiani”. Gli indumenti donati a HUMANA in tutta Italia solo nel 2013 hanno permesso alle Amministrazioni Pubbliche un risparmio di 2,8 milioni di euro nelle spese relative allo smaltimento dei rifiuti. Ma anche l’ambiente ne trae beneficio: per ogni chilo d’indumenti donati che la Onlus recupera, è infatti possibile evitare l’emissione di 3,6 chili di anidride carbonica e risparmiare 6.000 litri di acqua.