Ecodistricts: sostenibilità e innovazione a 360°

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Se la sostenibilità è definita come l’equilibrio fra il soddisfacimento delle esigenze presenti senza compromettere la possibilità delle future generazioni di sopperire alle proprie” (Rapporto Brundtland,1987), risulta necessario confrontarsi con il modo, non sempre corretto, con cui noi, adesso, utilizziamo le risorse a nostra disposizione per vivere. Cosa stiamo facendo per rendere più sostenibili le nostre azioni?

Diverse sono le esperienze in tutto il mondo che hanno cercato di risolvere la questione della non sostenibilità delle nostre abitudini. Gli Eco Districts rappresentano una risposta concreta, non solo per le innovazioni che contengono, ma anche perché si cerca di andare al di là delle semplici (seppur importanti) “buone pratiche” che noi tutti già dovremmo attuare: in questi interventi la sostenibilità è il fil rouge che guida la progettazione, prima, e le azioni degli abitanti, poi. Ma cosa si intende per eco-district? Si tratta di interventi urbanistici e non, effettuati alla scala del quartiere, con lo scopo da una parte di incentivare l’economia e, dall’altra, di ridurre gli impatti ambientali creando al contempo un senso di spazio e di comunità.

Esempi di eco-district possono essere ritrovati in tutto il mondo, principalmente negli Stati Uniti d’America, come il SW Ecodistrict, a nella parte sud-occidentale di Washington, che tra le sue linee guida riporta la riduzione delle emissioni di anidride carbonica, il riuso e la valorizzazione degli edifici preesistenti, il miglioramento estetico e funzionale del quartiere (abbattendo le barriere visive inappropriate e includendo diverse funzioni, come abitazioni, negozi e spazio pubblico) e, infine l’aumento di una fruizione di tipo pedonale delle strade. Tutte queste modifiche, che investono non solo la disposizione dello spazio fisico, ma anche il sistema dei trasporti e quello funzionale, vengono perseguite con il minor peso finanziario possibile, in accordo con quel principio di sostenibilità (economica, in questo caso) tipico degli eco districts.

L’utilizzo, talvolta irrazionale, delle risorse a nostra disposizione ci pone inevitabilmente a fare i conti con la sostenibilità delle nostre azioni odierne e future. Gli eco districs costituiscono dunque una risposta al problema della sostenibilità e, più in generale, della qualità della nostra vita. La sfida sembra essere non tanto quella di produrre più servizi, ma quella di utilizzare al meglio ciò che abbiamo.

Noemi Galbiati