Intergen_Impianto di cogenerazione per l'industria cartaria

Tre nuovi impianti di cogenerazione ad alto rendimento nel lucchese

Impianto di cogenerazione per industria cartaria

Intergen – divisione energia del Gruppo IML – specializzata nella progettazione e realizzazione di gruppi elettrogeni e impianti di cogenerazione a biogas e gas naturale, fa il pieno in Toscana con tre nuovi ordini per l’industria cartaria.

Le commesse prevedono la realizzazione di un impianto di cogenerazione da 1.560 kWe e due impianti da 2.000 kWe ciascuno, tutti equipaggiati di motore MWM a gas metano. I tre progetti acquisiti, sono situati nel comune di Villa Basilica (LU), nella valle del fiume della ‘Pescia di Collodi’, area di eccellenza del settore cartario.

Con queste nuove acquisizioni, Intergen si conferma come azienda di riferimento nell’ambito dell’efficienza energetica applicata all’industria cartaria, con un parco installato negli ultimi anni di 9 impianti di cogenerazione, per una potenza elettrica complessiva vicina ai 30 MWe.

Gli impianti appena venduti verranno realizzati nella formula chiavi in mano, completi di un sistema di recupero di energia termica dai fumi di scarico per la produzione di vapore, e con la realizzazione di tutti gli scambi termici per garantire il più efficiente utilizzo dell’energia recuperata sottoforma di acqua calda.

Quindi le cartiere si auto produrranno energia elettrica, ottenendo vapore a acqua calda a costo zero, conseguendo un notevole risparmio sul costo di approvvigionamento dell’energia. Gli impianti sono progettati per massimizzare la “Percentuale di funzionamento in CAR”, ossia per superare il limite del 50%, imposto dalla Delibera 578 del 12.12.2013.

Spiega Nicolò Cariboni, Direttore Generale di Intergen: “Semplificando, al fine di ottenere la qualifica di impianto in assetto cogenerativo ad alto rendimento, necessario per essere riconosciuto come SEU (Sistemi Efficienti di Utenza), l’energia elettrica prodotta in regime di CAR deve risultare superiore o pari al 50% dell’energia elettrica prodotta dall’impianto. Nelle realizzazioni acquisite da Intergen, il valore di progetto atteso è superiore dell’80%. In tali condizioni, per una macchina da 2.000 KWe si riscontra un saving di circa 500.000 euro all’anno, che, valorizzando anche i certificati bianchi, porta ad un pay-back vicino ai 2 anni”.

Dopo l’introduzione della Delibera 578, Intergen ha adeguato tempestivamente il proprio sistema di supervisione, per permettere al proprietario dell’impianto di monitorarne nel tempo il comportamento progressivo. Sarà quindi sempre nota la percentuale di funzionamento in regime di CAR e il conduttore dell’impianto potrà gestire la cogenerazione per mantenersi al di sopra del 50% e scongiurare il rischio di addebito degli oneri di sistema a fine anno.

La manutenzione, inoltre, è da sempre uno dei punti di forza di Intergen e, alla luce di tutti gli impianti sotto contratto Full Service presenti in Toscana, l’azienda ha deciso di potenziare il proprio presidio con una rete di officine autorizzate a servizio dell’area e con propri tecnici operanti sul territorio.

Luca Beccarelli, Marketing & Sales Director di Intergen conclude: “Stiamo investendo molto nel mercato delle cartiere con partecipazione ad eventi di settore, comunicazione su riviste specializzate e potenziando il nostro presidio del mercato. Si tratta di un’industria ad alto potenziale e la fiducia che ci proviene dall’importantissimo distretto lucchese è una grande soddisfazione. La competenza del nostro personale commerciale che opera sul territorio che aiuta le aziende a valutare la fattibilità dell’impianto, le eccellenti performance del motore MWM e la capillare struttura di Service post vendita sono i tre plus principali di Intergen che ci consentono di distinguerci dai nostri concorrenti”.