Clima impazzito, il ciclone sulle trivelle di Renzi

Il clima sembra impazzito, in tutta Italia si registrano allerte meteo, con disastri e vittime che potevano essere evitate.

“Nonostante le evidenze c’è chi ancora si ostina a negare gli effetti dei cambiamenti climatici, anche se coinvolgono il nostro Paese”, afferma l’ex ministro dell’Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio.

“I negazionisti dovrebbero leggere l’ultimo rapporto pubblicato dall’IPCC per rendersi conto che non abbiamo molto tempo e che l’impatto antropico sul nostro unico Pianeta è evidente ormai ovunque, anche in Italia viste le condizioni climatiche che stiamo attraversando in questo periodo.

I cambiamenti climatici porteranno a serie conseguenze, irreversibili se non interveniamo subito con un nuovo patto a livello mondiale che potrebbe essere firmato l’anno prossimo alla Conferenza sul clima che si terrà a Parigi. Non abbiamo scuse. Gli scienziati ci hanno informato, è ora che i governi agiscano!

Dobbiamo rinunciare per sempre ai combustibili fossili per ridurre l’aumento delle concentrazioni di Co2. Bisogna eliminare gradualmente sia il carbone che il petrolio, investendo sulle rinnovabili, le uniche fonti davvero pulite e sicure sia per l’ambiente che per l’umanità. Paesi europei come la Danimarca hanno scelto di essere 100% rinnovabile a dispetto dell’Italia dove invece di presentare un piano di mitigazione ai cambiamenti climatici si continua a parlare di trivellazioni e cementificazioni.

Serve una riforma energetica che non blocchi l’Italia e le rinnovabili ma le sostenga.

Se il ciclone al largo della Sicilia avesse travolto le trivelle delle piattaforme petrolifere che il governo prevede nel mediterraneo quali sarebbero stati i possibili danni”.