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Rapporto Italiani e il Solare: i cittadini vogliono le rinnovabili

È stato presentato il XII Rapporto “Gli italiani e il solare”, lo studio realizzato dall’Osservatorio sul Solare della Fondazione UniVerde in collaborazione con IPR Marketing.

I dati del Rapporto sono stati divulgati questa mattina in occasione del convegno “Energie rinnovabili e Smart Grids: un’opportunità per l’italia” che si è svolto presso la Camera dei deputati – Sala delle Colonne di Palazzo Marini – L’incontro è stato promosso dalla Fondazione UniVerde in collaborazione con il Gruppo Misto della Camera dei Deputati e con il sostegno di Cobat e Terna.

I numeri del Rapporto. Per quanto riguarda il favore degli italiani verso il solare, si conferma il trend positivo degli ultimi tre anni (mai sotto l’80%) con una percentuale di gradimento, registrata nel mese di novembre 2014, pari all’84%. In più, il 92% è certo del fatto che, rispetto all’energia tradizionale, il solare sia maggiormente compatibile con l’ambiente e per di più sicuro (84%). Il 70% degli intervistati ha preso in considerazione l’idea di utilizzare l’energia solare. Per quanto riguarda le altre forme di energia rinnovabile, il 51% degli italiani ha espresso il proprio apprezzamento verso l’eolico e il 38% verso l’idroelettrico (+6% rispetto alle rilevazioni del maggio scorso). Il 19% del campione apprezza il geotermico mentre il 17% le biomasse.

«Più dell’80% dei cittadini chiede incentivi per le rinnovabili – afferma Alfonso Pecoraro Scanio, presidente di UniVerde –  Se non è possibile predisporre un sistema di incentivazione economica sarebbe almeno opportuno semplificarne la burocrazia. Nonostante il Governo abbia addirittura previsto tasse sull’autoconsumo, l’Italia è tuttavia ancora il secondo produttore al mondo di energia dal sole. Dobbiamo però intervenire con lungimiranza se vogliamo rilanciare un settore economico che a partire dal 2007 ha dato lavoro a decine di migliaia di persone. È necessario diffondere le smart grids perché le rinnovabili hanno stabilizzato le reti, ridotto le dispersioni e permesso al nostro Paese di risparmiare sulla bolletta energetica. Oggi 550mila italiani tra famiglie, enti e istituzioni beneficiano e producono energia dal sole».

In particolare, di forte impatto è il dato che vede ridurre ulteriormente il favore verso il nucleare che scende al 4% (in 14 mesi perde ben 15 punti percentuali). La preferenza del carbone è al 2%, quella del petrolio al 3%, il metano al 10%.

Per Luigi Nicolais, Presidente CNR, c’è bisogno di «un rinascimento industriale, di cambiare il modo di fare impresa a partire dagli uomini e dall’ambiente. Possiamo contare su un grande progetto energia al CNR in grado di suggerire alla politica gli strumenti giusti per l’uso ottimale dei sistemi energetici».

Quest’anno il Rapporto ha come focus: “Accumulo di energia e riciclo dei componenti di sistema”. Secondo i dati, solo l’8% sa cosa si intende per smart grid, le reti intelligenti decise dall’Unione Europea attraverso le quali ogni cittadino potrà non solo ricevere e comprare energia ma diventarne anche produttore, da solo e in comunità, con la possibilità di rivenderla ad altri attraverso la rete. Entrando nel merito, il 53% la giudica un’ottima iniziativa.

«Terna ha già fatto e continua a fare la sua parte per ammodernare e realizzare la rete elettrica in favore del pieno sfruttamento delle energie rinnovabili – ha così commentato Alessandro Fiocco, A.d. Terna Plus e Terna Storage – La società in questi anni si è fortemente impegnata investendo già 1,3 miliardi di euro in opere concrete e previsto ulteriori 2,5 mld di euro fino al 2016 per far sì che la rete si evolva in sincronia con il nuovo sistema. Sta inoltre sperimentando sistemi di accumulo di energia localizzati nel sud Italia, dove le Fer stanno diventando la principale fonte di copertura del fabbisogno».

Tornando al Rapporto, la maggioranza degli italiani pensa che il riciclo di pannelli solari a fine vita sia importante e da sostenere con incentivi pubblici (65%). Su questo punto è intervenuto Giancarlo Morandi, Presidente Cobat, che ha dichiarato: «Cobat vuole affrontare la sfida del fotovoltaico mettendo a disposizione tutto il know how acquisito in oltre 25 anni di esperienza nel settore delle batterie. È infatti noto che il problema principale delle rinnovabili riguarda lo stoccaggio dell’energia prodotta. E per un futuro sostenibile è quanto mai necessaria una stretta sinergia tra i due settori».