Nei ristoranti arriva l’ecovaschetta per portarsi a casa il cibo non consumato

Un’ecovaschetta per impacchettare e gustare a casa il cibo avanzato sul proprio tavolo del ristorante.

La potranno avere gratuitamente i clienti negli esercizi pubblici aderenti all’iniziativa #sprecozero. Una volta utilizzata, e magari ri-utilizzata, i cittadini potranno gettarla nel bidoncino dell’organico, perché è al 100% biodegradabile e compostabile. E’ questa una delle più importanti iniziative che saranno realizzate a Capannori dal 22 al 30 novembre in occasione della Settimana europea per la riduzione dei rifiuti.

“Promuovere un’attenzione all’ambiente, soluzioni pratiche per evitare gli sprechi e piccoli gesti di ogni giorno che permettono di costruire un futuro di qualità per le prossime generazioni sono tra le priorità di questa amministrazione – commenta l’assessore all’ambiente, Matteo Francesconi -. In linea con questo abbiamo aderito alla “Settimana europea per la riduzione dei rifiuti”. Sono certo che tutti insieme dimostreremo ancora la forza, il coraggio e la visione della comunità di Capannori per avvicinarci all’obiettivo ‘Rifiuti Zero’. Ringrazio tutti i soggetti che hanno aderito all’iniziativa perché grazie a questo gioco di squadra saremo in grado di ottenere dei risultati importanti”.

“Ascit è da sempre a fianco dell’amministrazione comunale per sostenere azioni virtuose – aggiunge il presidente di Ascit, Maurizio Gatti -. In particolare per #sprecozero abbiamo fornito gratuitamente le ecovaschette ai ristoranti, che a loro volta le daranno ai clienti che ne faranno richiesta. Questa buona pratica ha una duplice valenza: da un lato riduce la produzione di rifiuti, dall’altra incentiva il riutilizzo del cibo, che altrimenti diventerebbe scarto”.

Sono 12 i locali che, grazie ad Ascit e alle associazioni di categorie Confcommercio e Confesercenti metteranno a disposizione dei clienti l’ecovaschetta: birreria pub Il Boccale di Lunata, gastropub pizzeria Il buongustaio di Lunata, ristorante pizzeria A Bimbotto di Vorno, enoristorante Micheloni di Guamo, ristorante Forino di Capannori, La Cantina di Alfredo di Colognora di Compito, ristorante pizzeria Al covo di Lappato, ristorante Serendepico di Gragnano, ristorante La Cecca di Coselli, ristorante I diavoletti di Camigliano, ristorante Palo Alto Country Hotel Club di Gragnano e locanda Il Rio di Vorno.

#sprecozero è anche a fianco della scuole.

Nei prossimi giorni Legambiente Capannori attiverà nelle scuole secondarie di primo grado del territorio laboratori su come effettuare il compostaggio domestico, chiamati Ti faccio le bucce. I volontari coinvolgeranno circa 250 studenti, spiegando loro questo metodo per il riuso degli scarti, grazie al quale si può ottenere terriccio per l’orto e il giardino, ottenendo un sconto del 10% sulla parte variabile della tariffa.

Sempre nei quattro istituti comprensivi Caritas Diocesi di Lucca spiegherà agli alunni e alle alunne, dalle scuole dell’infanzia fino alle secondarie di primo grado, come funziona il progetto Moltiplicare pani e pesci va a scuola, tramite il quale vengono recuperate porzioni intonse di pasti dalle mense per essere distribuite ai più bisognosi delle mense per indigenti della Caritas e del Gvai. Sempre Caritas Diocesi di Lucca la mattina di venerdì 28 novembre sarà al mercato in piazza Aldo Moro a Capannori per spiegare ai cittadini il funzionamento di Daccapo all’Emporio del riuso di Coselli e al Centro del riuso di Lammari, dove i cittadini possono portare mobili e vestiari che altrimenti finirebbero in discarica, che poi vengono riparati e messi in vendita a un prezzo simbolico o donati alle fasce più deboli della popolazione.

Secondo uno studio della Fao ogni anno un terzo del cibo prodotto, pari a 1,3 miliardi di tonnellate, non viene consumato, finendo nei rifiuti. In Italia lo spreco ammonta a 8,1 miliardi di euro l’anno, con una media di 6,5 euro a settimana a famiglia. Capannori ha quindi aderito alla “Settimana europea per la riduzione dei rifiuti” grazie alla sinergia con il mondo del volontariato, associazioni di categoria e altri soggetti che da anni sono attivi su questo fronte.