Il vino italiano conquista anche il Giappone

All’Italian Restaurant Week di Tokio, i Giardini di Castel Trauttmansdorff hanno presentato il vino prodotto dalla più grande e antica vigna al mondo, il Versoaln di cui hanno la paternità dal 2006.

L’Alto Adige con la sua millenaria cultura del vino rappresenta un vanto unico per l’Italia ed ha risvegliato l’interesse di una nazione che fonda la propria storia su tradizioni antiche, il Giappone. Durante l’ultima edizione dell’Italian Restaurant Week svoltasi a Tokio di recente, i Giardini di Castel Trauttmansdorff si sono fatti portavoce di questa tradizione vitivinicola, presentando ai membri del Diners Club Japan l’antica vite Versoaln, che cresce da oltre 350 anni in Alto Adige, a 600 metri di altitudine.

La direttrice marketing dei Giardini di Castel Trauttmansdorff ed esperta di vini Heike Platter, assieme al giornalista giapponese Isao Miyajima, ha presentato a tutti i partecipanti la lunga storia della vite Versoaln, la più grande e antica del mondo, la cui paternità è stata assunta nel 2006 dai Giardini di Sissi, e che concretamente rappresenta la vasta cultura del vino in Alto Adige. Lo splendido paesaggio alpino-mediterraneo che contraddistingue i vigneti altoatesini ha fortemente affascinato gli ospiti presenti, rimasti piacevolmente colpiti soprattutto dalla degustazione del vino bianco prodotto dalla vite Versoaln. L’antico vigneto altoatesino produce infatti uve zuccherine da cui viene ricavato un pregiato vino bianco, leggermente fruttato, dalla spiccata acidità ma delicato al palato, una specialità prodotta in poche bottiglie, solo 75-120 all’anno.

Oltre 100 i ristoranti partecipanti alla Italian Restaurant Week che, con il supporto della Italian Trade Agency (ICE), hanno presentato ai membri del Diners Club Japan e ad alcuni rappresentati selezionati della stampa e del settore vinicolo, l’eredità culinaria italiana attraverso un focus sulla storia e la tradizione del vino.