SolarExpo: “Gli italiani vogliono prodursi energia da soli”

Si è tenuto a Solarexpo allo stand Cobat – Città Sostenibile il convegno della Fondazione UniVerde: “Verso il XIII rapporto ‘Gli italiani e il solare’: le nuove prospettive del mercato”. All’incontro sono intervenuti il Presidente della Fondazione UniVerde, già ministro dell’Ambiente, Alfonso Pecoraro Scanio; Fabio Patti, Segretario dell’Osservatorio sul Solare, Rinnovabili ed Efficienza della Fondazione UniVerde; Valerio Natalizia, Amministratore delegato di SMA Italia; Agostino Re Rebaudengo, Presidente di AssoRinnovabili e Claudio De Persio, Direttore Operativo di Cobat.

«La stragrande maggioranza degli Italiani (circa l’84%) – dichiara Alfonso Pecoraro Scanio – vuole l’indipendenza energetica e prodursi energia soprattutto dal sole. Gli italiani considerano il solare compatibile con l’ambiente e il 70% del campione ha già preso in considerazione la possibilità di utilizzarlo.

Le rinnovabili, se sostenibili, danno lavoro sicuro e duraturo. Le produzioni di piccola taglia e distribuite devono essere incentivate perché saranno il futuro giusto per l’ambiente e il lavoro. Proprio su questo tema si concentrerà, infatti, il XIII rapporto sugli italiani e il solare».

L’84% del panel del XII rapporto considera l’energia solare più sicura rispetto a quella tradizionale ma il 64% ritiene che il passaggio sia burocraticamente difficile e il 40% tecnicamente complesso. La maggioranza sostiene che il Governo dovrebbe incentivare l’utilizzo di fonti energetiche alternative. In vista di questi dati, Alfonso Pecoraro Scanio nel suo intervento ha sottolineato come sia opportuno aiutare gli italiani con norme giuste, chiare e durevoli. «Gli italiani sono sempre più convinti – afferma Fabio Patti – che la rivoluzione energetica del Paese passi per le energie rinnovabili ed in particolare per l’energia solare. Oltre il 60% manifesta chiaramente l’esigenza di avere un sostegno in termini di incentivi per l’accumulo di energia da rinnovabili che, come dimostrato da recenti studi, hanno visto ridurre i costi di produzione di oltre il 25% nell’ultimo periodo».

«Investire – continua Fabio Patti – in soluzioni smart di gestione dell’energia, passando per gli accumuli, diventa il punto nodale attraverso cui diversi operatori del settore dovranno cimentarsi. La fotografia che viene restituita da questo rapporto, sovrapposta a quella che è la visione dei vari operatori, conferma sempre di più un futuro da protagonista delle energie rinnovabili. In particolare, sarà sempre più diffusa un’offerta di mix di prodotti-servizi integrati supplementari a supporto anche della stabilità della rete elettrica nazionale, grazie a un’ormai diffusa presenza di Produttori/Consumatori di energia (cd. Prosumer)».

«Il mercato fotovoltaico, finita l’era dei conti energia, – spiega Giancarlo Morandi, Presidente di Cobat – si è dovuto reinventare fornendo un servizio su misura e non contando solo sulla tecnologia per la produzione di kwh. Una trasformazione radicale che ha investito in generale tutto il mondo dell’energia. Cobat, in questa nuova era, ha scelto di continuare a garantire gli alti standard di qualità ambientale ed economica che ha sempre offerto. È per questo che, indipendentemente dalla destinazione d’uso dei pannelli (domestico o professionale), Cobat geolocalizza ogni singolo pannello e ha istituito un fondo di garanzia, indipendente dallo stato patrimoniale del consorzio, che lega ogni modulo a un seriale, permettendo la copertura dei costi di raccolta, anche dopo venti anni».