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Ambiente: le 5 domande ai candidati delle Elezioni Regionali in Campania

AmbienteQuotidiano riprende l’appello lanciato da Alfonso Pecoraro Scanio, ex ministro dell’Ambiente, su AdnKronos, rivolto ai candidati presidenti in vista delle elezioni regionali campane su alcune tematiche ambientali di grande rilievo, che risultano trascurate in questa campagna elettorale.

Abbiamo scelto cinque punti che permettono di esprimersi con un Sì o un No evitando generiche affermazioni a favore dell’ambiente.

Questi punti di impegno sono stati condivisi anche da Angelo Consoli, autore di Territorio Zero e direttore dell’Ufficio europeo di Jeremy Rifkin, da Rosalba Giugni presidente  nazionale di Marevivo e da Fulvio Mamone Capria presidente nazionale della Lipu.

Ecco cinque punti su cui chiediamo ai candidati a governare la Campania di esprimersi con chiarezza.

-Sostenere anche presso la Corte Costituzionale i ricorsi e le mobilitazioni contro le trivellazioni petrolifere, sia in mare che nelle campagne italiane, in particolare in Irpinia e nel Sannio.

-Evitare che la Campania perda i 230 milioni di euro di fondi Ue per la bonifica dall’inquinamento del Golfo di Napoli, con danni gravissimi ad ambiente e occupazione.

-Approvare un un piano serio per le rinnovabili diffuse e di piccola entità in Campania

-Attuare la strategia “zero waste” (rifiuti zero) per portare la Campania fuori dall’endemica crisi sui rifiuti

-Intervenire per evitare lo smantellamento del Corpo Forestale, che va invece potenziato, affidandogli le polizie provinciali. E rafforzare Il lavoro di contrasto alle ecomafie e ai grandi scempi come quello della Terra dei Fuochi che va fatto in stretto rapporto con chi si è impegnato nello scovare i responsabili come il generale Costa del Corpo Forestale e le comunità locali.

AmbienteQuotidiano chiede a tutti i candidati di impegnarsi.