L’Italia nel referendum dirà sì alle rinnovabili e no alle trivelle come per il nucleare

Alfonso Pecoraro Scanio, ex ministro dell’Ambiente e promotore della petizione: “Salviamo mare e campagne dal petrolio: referendum #notriv” lanciata sulla piattaforma Change.org che in un mese circa ha raggiunto 42.000 sostenitori, ha consegnato stamattina, insieme ai delegati di Slow Food e al Comitato No Trivellazioni Petrolifere in Irpinia, alla Presidente del Consiglio regionale della Campania, Rosa D’Amelio, le adesioni raccolte dalla petizione popolare.

Anche in Liguria oggi, prima del voto, Italo Clementi, Vice Presidente Nazionale di FederTrek, ha consegnato all’Assessore all’Ambiente del Consiglio regionale della Liguria, Giacomo Giampedrone, le firme raccolte a sostegno del Referendum #notriv.

«Con la Campania e la Liguria – commenta Alfonso Pecoraro Scanio – sono dieci le Regioni che hanno votato per indire i referendum abrogativi delle norme filo trivelle del governo, come le disposizioni dello Sblocca Italia e del Decreto Sviluppo».

«42.000 grazie ai sostenitori della petizione e alle dieci regioni coraggiose – conclude Pecoraro Scanio. Spero che anche altre Giunte Regionali sostengano comunque l’iniziativa. Come per i referendum su acqua pubblica e nucleare del 2011, sono certo che l’Italia dirà Sì nel 2016 a rinnovabili, ambiente, turismo e agricoltura e no alla follia del rischio petrolio nei mari e nelle campagne italiane».