Terra dei fuochi e tumori, altro che stili di vita errati: ecco perchè i napoletani avevano ragione

“Il rapporto dell’Istituto Superiore di Sanità certifica il legame esistente fra inquinamento ambientale, malattie tumorali ed eccessi della mortalità. Questi risultati non fanno altro che confermare quanto i cittadini di questo territorio e noi con loro denunciamo da anni”.

E’ l’amara constatazione di Vincenzo Viglione, consigliere regionale del Movimento Cinque Stelle e componente della Commissione Sanità.

“Chi denunciava il grave grado di inquinamento ambientale è stato accusato di fare allarmismo, addirittura ci sono stati ministri che sdegnati hanno negato che in Campania esistesse un’emergenza – sottolinea – anzi c’era chi teorizzava convinto che l’insorgenza di patologie tumorali non fosse collegata direttamente all’inquinamento da rifiuti ma addirittura agli stili di vita dei campani”.

“Si tratta di risultati tragici – denuncia Viglione – che obbligano chi di dovere ad assumersi le proprie responsabilità per aver negato l’evidenza e  soffocato la protesta dei campani”. “Negare il nesso di casualità – attacca Viglione – a fronte di tutti gli studi epidemiologici ambientali e le mappe dei siti inquinati che si concludevano con la necessità di intervenire nei territori con degli approfondimenti è stato davvero miope e volutamente superficiale”. “E’ chiaro che sia dal Governo centrale che dalla Regione Campania – conclude – occorre varare un piano d’intervento emergenziale dando priorità all’avvio delle bonifiche e della tutela della salute pubblica”.