No Triv, Pecoraro: “Il Governo non sprechi 350 milioni di euro per boicottare il referendum”


All’appello lanciato da Pecoraro Scanio ai deputati per presentare una mozione sull’election day hanno risposto oltre 50 firmatari del testo a prima firma Serena Pellegrino di Sel che era in piazza con il capogruppo Arturo Scotto, Baldassarre e Segoni di Alternativa libera e altri deputati. Per i comitati Nicola, il rappresentante della battaglia delle Tremiti contro le trivellazioni.

Presenti tra gli altri anche Andrea Boraschi di Greenpeace, i presidenti di Adusbef e Federconsumatori Lannutti e Trefiletti, in rappresentanza di WWF e Legambiente Marano e Lenzi, la presidente di Marevivo Rosalba Giugni, la vicepresidente di SlowFood Francesca Rocchi, Fabio Patti dell’osservatorio sul solare della fondazione Univerde e SosTerra.

Ecco gli strali lanciati da Pecoraro Scanio al governo:

“Siamo in piazza non solo con le associazioni ambientaliste che come Greenpeace che ha portato anche le 65000 firme per l’electionday raccolte su chance.org ma con associazioni dei consumatori, comitati e deputati che chiedono una cosa di buon senso. NON buttare tra i 300 e i 400 milioni di euro non abbinando il referendum con il primo turno delle comunali. E’ assurdo -prosegue l’ex ministro dell’Ambiente -che mentre perfino le società petrolifere rinunciano alle domande di ricerca perché non economicamente convenienti il governo insiste a difendere scelte petrolifere dannose e di retroguardia. Siano quindi gli italiani a decidere con il voto se vogliono un futuro di fossili o di energie rinnovabili”.