Corse clandestine di cavalli: denunciate due pagine Facebook

“Corri cavallo, corri più forte, sorpassi tutti e non ti preoccupare, che tutti sanno che sei un campione: sopra questa strada tu sembri un leone!”: sono i versi di una canzone cantata in siciliano usata come colonna sonora del video di una corsa clandestina di cavalli, “Puparo vs Vecchio”, pubblicato su una delle due pagine Facebook esclusivamente dedicate alle corse clandestine di cavalli, oggetto di una segnalazione LAV alla polizia postale.

Nell’esposto, inviato stamattina dalla LAV alla Polizia Postale e delle Comunicazioni, è stato ipotizzato il concorso di più persone nella realizzazione del reato di istigazione a delinquere, art.414 c.p., poiché il contenuto degli annunci e il tenore degli stessi, esaltano le corse clandestine di cavalli, attività punita dall’art. 544 quinquies del codice penale che punisce, con la reclusione da uno a tre anni e con la multa da 50.000 a 160.000 euro “chiunque promuove, organizza o dirige competizioni non autorizzate tra animali che possono metterne in pericolo l’integrità fisica”.

Nelle due pagine si possono vedere altri video di corse e foto con commenti che esaltano le gare clandestine, che rendono bene l’idea della subcultura criminale che caratterizza questo tipo di corse. In una foto che ritrae due carabinieri vicino al box con un cavallo, fatta in occasione di un sequestro di cavalli da corsa, compare la scritta: “papà non temere .. non farò il carabiniere”. In un’altra foto, che ritrae due carabinieri a un posto di controllo, si legge: “Cosa fa un carabiniere al posto di blocco di una corsa? Rumpa a minkia!”. Non manca un video di una canzone neomelodica che magnifica la vita del “capoclan” camorrista latitante e quella relativa a un blitz che porta all’arresto di malavitosi, presentate come vittime di “ingiustizia” e di pentiti bugiardi.

Interessanti anche alcuni commenti che tentano di giustificare le corse illegali di cavalli sbandierando il presunto amore per gli animali: “Questi cavalli non subiscono maltrattamenti, queste corse sono illegali perché è truffa allo Stato visto che in palio ci sono solo i soldi, noi non siamo criminali solo perché facciamo queste corse”. Ancora: “È logico che nelle nostre gare non ci sono né veterinari né ambulanze, essendo corse illegali ed essendoci la possibilità dell’arrivo dei carabinieri, dovrebbero rischiare di passare i guai anche i veterinari? Dovrebbero perdere il posto di lavoro per qualcosa di illegale? Non mi sembra il caso…”. In un altro commento si legge: “I cavalli vengono portati di notte sull’asfalto perché è più opportuno correre di notte, visto che correndo di notte ci sono meno possibilità che arrivino i carabinieri…”.