Centinaia di moschee fornite di illuminazione Led, impianti di solare termico per l’acqua calda e pannelli fotovoltaici per la produzione di energia rinnovabile. Entro la fine dell’anno ci saranno 100 moschee sostenibili in Marocco e altre 500 entro il 2019, una spinta per il paese a prendere consapevolezza sulla necessità di una svolta green.
Il Marocco, ospiterà a novembre la prossima Conferenza sul clima COP22, si è inoltre impegnato nella realizzazione del più grande impianto eolico in Africa e di un’enorme centrale solare nel Sahara puntando a sfiorare nel 2020 il 50% di elettricità da rinnovabili.
Il Ministro Hakima el-Haité, ha dichiarato al Guardian che il Marocco offrirà un grande contributo alla lotta ai cambiamenti climatici impegna dosi nell’implementazione di impianti di energia da fonti rinnovabili e anche attraverso la dichiarazione islamica sui cambiamenti climatici dello scorso anno.
Il progetto prevede un accordo tra il Ministro marocchino per gli Affari Islamici ed il Governo tedesco che supporterà il paese con la copertura del 70% dell’investimento iniziale.
“È molto importante per i paesi musulmani ritornare alle loro tradizioni e ricordare alla gente che gli esseri umani occupano solo una piccola parte della Terra “, ha dichiarato il ministro marocchino – Dobbiamo proteggerla se vgliamo salvaguardare la razza umana”.
Il Project manager Jan-Christophe Kuntze ha sottolineato che il supporto della Germania è di natura tecnologica e non finanziaria : “Non stiamo facendo gli interessi economici tedeschi, il progetto è nato spontaneamente dal governo marocchino, la Germania ci fornirà un supporto strumentale”.