Warka water, l’idea italiana che potrebbe portare l’acqua nelle zone aride

Warka Water è l’albero artificiale in grado di trasformare l’umidità presente nell’aria in acqua potabile.

Il progetto presentato quattro anni fa alla Biennale di Architettura di Venezia ed esposto a Maker Faire di Roma 2016, prende il nome da un’albero gigante di fico dell’Etiopia, Warka.

Gli architetti Andreas Vogler e Arturo Vittori hanno dato vita a un progetto che potenzialmente potrebbe fornire una soluzione importante al gravoso problema della scarsità d’acqua nelle zone aride del mondo.

In particolar modo i due architetti si sono concentrati nelle caratteristiche di molte piante e animali di adattarsi ad ambienti ostili. Dopo un’attenta analisi sono riusciti dunque ad identificare materiali e rivestimenti in grado di migliorare  la formazione di condensa. Infatti, Warka Water, costituita da 5 moduli, condensando l’umidità nella parte esterna e convogliando l’acqua prodotta nel modulo centrale può arrivare a produrre 100 litri d’acqua potabile al giorno.

Innovativo è anche il design che consente di smontare “l’albero” in comodi e piccoli moduli in modo da facilitare il trasporto anche a mano in zone difficili da raggiungere con i mezzi trasporto.

I materiali che la costituiscono sono: bamboo, mesh, corde di poliestere e corde di fibra naturale.

Sul sito ufficiale di Warka Water è possibile effettuare una donazione nonché avere ulteriori informazioni