I cibi del futuro: ecco i “super food” che sfameranno il mondo

Dalla farina di grillo ai micrortaggi, dal bacon vegano ai gamberi di alghe: sono solo alcuni dei super alimenti sostenibili di cui si parlerà al Seeds&Chips 2017.

Secondo recenti stime delle Nazioni Unite, entro il 2050 la popolazione mondiale passerà dagli attuali 7 ai 9,7 miliardi, circa 2,5 miliardi di persone in più, che popoleranno la Terra e che bisognerà sfamare raddoppiando la produzione di cibo, riducendo al massimo gli sprechi e, in particolare, sperimentando generi alimentari alternativi.

A Seeds&Chips, the Global Food Innovation Summit (8-11 maggio 2017- Fiera Milano Rho) ampio spazio sarà infatti dedicato a come affrontare questa cruciale sfida mondiale: dalla nutrizione del futuro, alle nuove tecniche di produzione alimentare fino alla food security e al diritto al cibo, sano, sostenibile e accessibile a tutti.

Sulla base di questa premessa e dei valori ereditati da Expo2015, non ci si dovrà sconvolgere se tra qualche anno sui nostri piatti appariranno gustosi snack di grillo e micro-prodotti naturali dalle caratteristiche nutritive sorprendenti o bacon e gamberi a base di alghe.

Grilli come fonte alternativa proteica.

La FAO ha definito gli insetti come cibo del futuro e Addento da anni sperimenta in questo campo. Il risultato raggiunto è una linea di nuovi alimenti con un ingrediente alternativo: una farina di grilli, nutrizionalmente superiore e più sostenibile rispetto ad altri cibi.

I grilli rappresentano infatti una fonte alternativa proteica di primaria importanza tanto da essere considerati una risorsa di altissimo potenziale: ad esempio, hanno un contenuto proteico pari al 69% sul peso secco – contro il 32% della bresaola, cibo già di per sé considerato iper-proteico –  sono ricchi di vitamina B12 e di acidi grassi come Omega-3 e Omega-6. Inoltre hanno un bassissimo impatto ambientale in termini di emissioni di gas serra e di consumo di risorse: per produrre un chilo di carne di manzo servono più di 15 mila litri d’acqua, per produrre l’equivalente di grillo ne serve soltanto uno.

Le ricerche e gli innovativi processi di produzione sperimentati di Addento risultano quindi fondamentali considerando che, già nei prossimi anni, non sarà possibile sostenere i consumi crescenti di carne, sia da un punto di vista di sfruttamento di suolo che di risorse.

Micrortaggi ricchi di valori nutrizionali e antiossidanti.

Questa la chiave anche del lavoro dell’italiana Mi Green Food che, partendo dallo studio di un gruppo di ricercatori (Zhenlei Xiao, Gene E. Lester, Yaguang Luo e Qin Wang) in collaborazione con il Dipartimento di Nutrizione e scienze alimentari dell’Università di Maryland, ha avviato la produzione di micrortaggi, plantule commestibili che rappresentano una nuova tendenza del mercato agroalimentare. Con un’elevata concentrazione di vitamina C, E e K i micrortaggi sono ricchi di valori nutrizionali e antiossidanti tanto da essere definiti come “Super food”, per l’elevata presenza di questi elementi rispetto ad ortaggi maturi e per i benefici sulla salute umana.

La coltivazione inoltre avviene in ambiente indoor con metodo intensivo grazie all’utilizzo di un sistema multistrato e led specifici e un processo produttivo, altamente tecnologico e sostenibile.

Alghe: gli alimenti più sostenibili.

Al pari dei micrortaggi, anche le alghe sono tra gli alimenti più sostenibili del pianeta, per la loro produzione infatti è richiesto solo il sole, niente acqua né terra e soprattutto niente fertilizzanti né pesticidi. Esemplari sono le esperienze di Seamore Foode New Wave Foods.

Seamore Food, azienda olandese di base ad Amsterdam, produce e vende bacon e tagliatelle a base di alghe, dando vita a piatti “alternativi”, ma che imitano le ricette della tradizione. Interessante anche il caso della statunitense New Wave Food, leader nella produzione di frutti di mare a base vegetale, che da anni si impegna a dare una soluzione alla massiccia richiesta di questi prodotti realizzando alimenti sostitutivi ad alto contenuto nutritivo, capaci di frenare il devastante impatto della pesca commerciale sull’ecosistema marino e oceanico.

Le soluzioni sperimentate da queste realtà rappresentano un esempio di come il pianeta deve prepararsi ad affrontare i bisogni di una popolazione in costante crescita con nuovi modi di ripensare agricoltura e sfruttamento delle risorse oggi disponibili: un tema sempre più attuale e che sarà al centro dei dibattiti di Seeds&Chips.