Female hand holding remote control of the air conditioner

Condizionatori: come ridurre i consumi di energia in vista dell’estate

A un mese dall’arrivo dell’estate e del gran caldo che ha contraddistinto i mesi estivi gli ultimi anni, per molti italiani è arrivato il momento di testare l’efficienza dell’impianto di condizionamento esistente o di valutarne l’installazione di uno nuovo. L’obiettivo comune è quello di creare i presupposti per un ambiente confortevole, soprattutto quando caldo e umidità si combinano rendendo complicate anche le azioni più banali, senza però mettere in crisi il budget familiare per le spese dovute all’installazione dei condizionatori e ai costi di esercizio che si riflettono direttamente nelle bollette luce.

Sul fronte dell’esborso per il raffrescamento domestico, però, va detto che molto è cambiato rispetto a una ventina di anni fa, quando le spese per l’acquisto dei condizionatori erano più elevate e la loro scarsa efficienza energetica finiva col pesare come un macigno sui consumi elettrici. Dall’introduzione della tecnologia Inverter, capace di una migliore gestione energetica rispetto ai più datati apparecchi on/off, i condizionatori d’aria si sono evoluti sotto ogni punto di vista e oggi sono in grado di integrarsi con le applicazioni per la casa intelligente, di offrire una diffusione più razionale dell’aria e funzionalità di sicurezza ambientale impensabili fino a qualche anno fa. Ciò si traduce non solo nel maggiore comfort abitativo, ma anche in costi di esercizio abbattuti da condizionatori che oggi possono raggiungere classi di efficienza come l’A+++ che, in base alla versione 2019 dell’Etichetta Energetica, per un modello monosplit classico da 12000 BTU/h comporta consumi indicativi di 144 kWh/anno, rispetto ai 266 di un Classe B e i 471 di un Classe F. I moderni condizionatori ad elevata efficienza energetica, abbinati a tariffe elettriche capaci di rispondere alle reali esigenze di consumo, possono quindi fare la differenza nel budget familiare destinato alle spese per il condizionamento. Che si tratti di tariffe monorarie per chi trascorre in casa la maggior parte del tempo, o di biorarie per i consumi concentrati nella fascia serale e nel weekend, il passaggio obbligatorio al mercato libero dal 1° luglio 2019 sarà un momento cruciale per chi risparmia sulla bolletta trovando la migliore offerta per l’energia elettrica su Facile.it e sugli altri comparatori online.

Risparmiare con i condizionatori, però, è un concerto di buone pratiche che cominciano ben prima dell’azionamento degli apparecchi nei periodi più caldi dell’anno, quando i rischi per la salute sono più evidenti. Grazie agli incentivi dedicati al condizionamento e alle altre opere di efficientamento energetico delle abitazioni, il cui elenco è disponibile alla pagina http://www.acs.enea.it/vademecum/ dell’Agenzia Nazionale Efficienza Energetica, è infatti possibile recuperare parte dei costi dell’installazione degli apparecchi e, nel contempo, migliorarne la loro efficacia al momento dell’attivazione, ad esempio, disponendo di infissi di ultima generazione. Per quanto riguarda i condizionatori, ricordiamo che per il 2018 gli incentivi sono accessibili solo per gli apparecchi dotati di pompa di calore e variano dal 50 al 65% della spesa per l’impianto, in base alla tipologia di intervento.

Abbiamo parlato di rischi per la salute dovuti al caldo e all’umidità, ma i condizionatori sono davvero così importanti? La risposta è sì, come riporta il Ministero della Salute nel documento “Come migliorare il microclima delle abitazioni durante l’estate”, anche se va ribadito ancora una volta come il benessere abitativo passi da tutta una serie di accorgimenti che spaziano dall’utilizzo delle tapparelle nelle ore più soleggiate della giornata fino, e questo è un parametro molto importante per chi decide di utilizzare i condizionatori, al mantenimento di una temperatura costante intorno a 25-27°C all’interno dell’abitazione. Troppo spesso, infatti, si decide di azionare il condizionatore solo nei casi di caldo estremo abbassando bruscamente le temperature: si tratta dell’errore più comune in termini di risparmio e, soprattutto, dell’esposizione ai rischi per la salute. Un condizionatore efficiente e ben utilizzato, inoltre, batte nettamente il ventilatore tradizionale nel rapporto tra consumi e benefici, come dimostra l’utile guida dell’ADOC.