In Italia il ministero per l’economia e l’ambiente quando saranno accorpati assieme?
Gli economisti tradizionali neo-classici analizzano i processi di formazione dei prezzi considerando il sistema economico come un sistema chiuso: le imprese vendono beni e servizi, e poi remunerano i fattori produttivi (terra, lavoro, capitale). Mentre gli economisti classici come Malthus (1798), Ricardo (1871), Mill (1857), e Marx avevano chiaro nelle loro menti che l’attività economica fosse condizionata dall’ambiente, gli economisti neo-classici hanno completamente dimenticato quest’importante caratteristica delle reali economie mondiali fino agli anni ’70, quando iniziò il dibattito sui limiti sociali e ambientali alla crescita economica. L’economia reale iniziò ad essere vista come un sistema aperto che per funzionare deve estrarre risorse dall’ambiente e si disfa di una gran quantità di rifiuti gettandoli nell’ambiente (Ayres e Kneese, 1969).
La funzione di supporto alla vita degli economisti (De Groot, 1992) è connessa con il ruolo fisico, chimico e biologico nel sistema globale.
In parole più semplici, la strada giusta è studiare ogni problema dai ogni lato, ossia ascoltando diversi punti di vista di vista, questo è il significato di sistemico e olistico, perché se ognuno resta ancorato alla sua disciplina non coglie il problema nella sua interezza e l’ambiente è trasversale, legato quindi all’economia ma non solo, è legato anche allo sviluppo di una società equa e inclusiva.
(Senatrice Patty L’Abbate)