L’inquinamento atmosferico fa più morti del Covid-19

L’ inquinamento atmosferico rappresenta ancora un pericolo per la salute umana e per l’ambiente e, nonostante i lenti miglioramenti, si continua a superare i limiti e gli orientamenti dell’Unione europea e dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS).

secondo le informazioni e i dati aggiornati pubblicati dall’Agenzia europea per l’ambiente (AEA). L’inquinamento atmosferico rappresenta ancora un pericolo per la salute umana e per l’ambiente.

Secondo il rapporto dell’AEA – Agenzia Europea per l’Ambiente sulla Qualità dell’aria in Europa nel 2018, il trasporto su strada è una delle principali fonti di inquinamento atmosferico in Europa, in particolare di inquinanti nocivi quali il biossido di azoto e il particolato. Anche le emissioni provenienti dall’agricoltura, dalla produzione di energia, dall’industria e dai nuclei domestici contribuiscono a inquinare l’atmosfera.

Il particolato (PM), il biossido di azoto (NO2) e l’ozono troposferico (O3) sono responsabili dei maggiori danni alla salute umana dei cittadini europei, in particolare per coloro che vivono nelle aree urbane. In tutta l’Unione europea nel 2018 i tre agenti inquinanti sono responsabili delle morti premature di 452.000 persone, più delle morti per Covid-19 registrate sino ad oggi che, nel 2020 in tutta Europa ha mietuto 370.008 vittime. Per il Covid-19 si è in attesa di un vaccino mentre per l’inquinamento la soluzione sembra molto più lontana.

In questo scenario inquinato, spetta all’Italia il triste primato per morti premature per alta concentrazione di biossido di azoto, pari a 10.400 decessi, mentre è seconda dopo la Germania per i decessi dovuti all’inquinamento da polveri sottili PM10 e ozono. Ai 63.100 decessi registrati in Germania e i 52.300 morti in Italia seguono la Polonia con 46.300 e la Francia con 33.100. L’ozono a livello del suolo, invece, causa 4.000 decessi all’anno in Germania, 3.000 in Italia e 2.300 in Francia.

L’inquinamento atmosferico comporta anche considerevoli ricadute economiche poiché diminuisce la durata di vita, aumenta le spese mediche e riduce la produttività in tutti i settori dell’economia a causa delle giornate lavorative perse per problemi di salute. Inoltre, l’inquinamento atmosferico genera conseguenze negative per gli ecosistemi, danneggiando i terreni, le foreste, i laghi e i fiumi e riducendo le rese agricole.