In Puglia cresce la raccolta differenziata

La capillare distribuzione degli impianti presenti sul territorio regionale (43) e la concorrenza sul mercato risultano fattori determinante per il raggiungimento dei target europei e rendono la Puglia una delle Regioni più virtuose del Sud Italia.

Aumentano la raccolta differenziata anche se di minore qualità, si registra infatti un incremento della frazione estranea con impatti sull’efficienza di riciclo.

Questi alcuni dei dati emersi nella relazione presentata questa mattina da Unirima, l’Unione Nazionale Imprese Raccolta, Recupero, Riciclo e Commercio dei Maceri e altri Materiali presso The Nicolaus Hotel di Bari, nel corso della tavola rotonda dal titolo “L’Economia circolare in Puglia nel settore dei rifiuti urbani riciclabili”.

Unirima è l’associazione di categoria nazionale che rappresenta e tutela le imprese italiane del settore della raccolta, recupero, riciclo e commercio della carta da macero e di altri materiali recuperabili. All’evento hanno preso parte: Chiara Fiore (Ambiente Legale), Francesco Sicilia (Direttore Generale Unirima), Angelo Pansini (Direttore Ager Puglia) Carmelo Marangi (Vicepresidente Unirima), Dario Iaia (Segretario Commissione parlamentare sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e componente VIII Ambiente Camera dei Deputati), Patty L’Abbate (Vicepresidente VIII Ambiente Camera dei Deputati), Fabio Saverio Romito (Vicepresidente commissione V ambiente – assetto e utilizzazione del territorio), e Fiorenza Pascazio (Sindaco di Bitetto e Presidente Anci Puglia). A moderare l’iniziativa Vito Giannulo (Vice Caporedattore del Tgr Puglia).

Nello specifico dalla relazione elaborata da Unirima su base dati Ispra, è emerso che nel 2022 in Puglia la produzione di rifiuti urbani risulta diminuita del 1,89% rispetto all’anno precedente.

Sempre nel 2022 la percentuale complessiva di Raccolta differenziata della Regione Puglia è stata pari al 58,6%, più alta quindi della media del Sud Italia, registrando i migliori incrementi sia rispetto alla media nazionale che a quella del Mezzogiorno, con una percentuale ed una intercettazione pro capite di raccolta differenziata superiore rispetto alla media del Sud. Se si vanno ad analizzare nel dettaglio i dati di raccolta differenziata, anche in Puglia fra le frazioni secche è la carta quella con il quantitativo maggiore rispetto alle altre frazioni, ed in aumento rispetto al 2021.

La relazione presentata Unirima evidenzia, inoltre, che dal 2018 al 2022 la Puglia ha registrato significativi incrementi nella raccolta differenziata (+13,2%) e sempre nello stesso periodo è scesa la produzione complessiva di rifiuti urbani. La percentuale di raccolta differenziata più alta nel 2022 è stata raggiunta nella provincia di Barletta – Andria – Trani (64,7%), seguono le province di Lecce (63,8%) e Bari (61,4%).

A contribuire a rendere la Puglia una Regione virtuosa nel recupero e riciclo dei rifiuti è la presenza su tutto il territorio regionale di una consistente rete di impianti (in primis di carta e cartone) di trattamento rifiuti provenienti dalla frazione secca della raccolta differenziata dei rifiuti urbani, che sono in tutto 43 ed ben distribuiti nelle diverse province pugliesi. La loro presenza capillare ha semplificato e ottimizzato il conferimento delle raccolte differenziate comunali. Un dato quindi che rafforza i dubbi sull’opportunità di promuovere alcune scelte su nuova impiantistica da realizzare.

Un comparto, quello degli impianti di recupero, efficiente e adeguato ma, come si evince anche dalle recenti sentenze del Consiglio di Stato, che hanno bocciato il sistema degli impianti minimi di Arera, nonché dai pareri dell’Antitrust inviati anche alle Regioni, è necessario assicurare dinamiche competitive e agire sulle criticità connesse alla mancata piena applicazione del principio di concorrenza. Elementi fondamentali per promuovere l’economia circolare nel settore dei rifiuti.

La relazione, infine, rimarca come sia cresciuta la forbice tra il dato della percentuale di raccolta differenziata e quello di riciclo. Tale fattore è connesso al calo negli anni della qualità delle raccolte differenziate comunali. Una considerazione che viene avvalorata dai dati delle imprese pugliesi associate Unirima: la percentuale media di frazione estranea riscontrata nel 2023 nella raccolta differenziata multimateriale (plastica/lattine) è stata pari al 27%. Un dato molto elevato che è sensibilmente aumentato negli anni, nel 2021 era infatti pari al 20,2%.

Pertanto, la tendenza rilevata è una marcata riduzione della qualità della raccolta differenziata. Ciò, ovviamente, va ad impattare sull’efficienza del riciclo, riducendo le quantità di materie prime secondarie/end of waste ed aumentando i costi di gestione. Un ammontare non trascurabile degli scarti che, in assenza di alternative, è ancora avviato allo smaltimento in discarica, malgrado la normativa imponga un cambio e limiti rispetto a tale modalità.