Sostenibilità sui social? Meno rumore, più stile di vita: ecco i nuovi trend

Meno post, ma più pratici e autentici: la nuova narrazione green online

Nel mese della Terra, un’indagine condotta da Buzzoole rivela un cambiamento profondo nel modo in cui la sostenibilità viene raccontata sui social media. I contenuti a tema sono diminuiti del 20% rispetto all’anno precedente, ma il messaggio appare oggi più radicato, pratico e integrato nella vita di tutti i giorni.

Mentre la quantità di post si riduce — da 178.000 a 142.000 — cresce il valore della qualità: il green non è più solo militanza o attivismo, ma un vero stile di vita. A testimoniarlo è l’aumento dei contenuti sponsorizzati, che passano dall’1,5% al 2,2%, segno di un coinvolgimento crescente da parte dei brand, pur mantenendo un’impronta fortemente organica. Ben il 97,8% dei post è infatti spontaneo, confermando l’interesse autentico degli utenti.

Dall’impegno all’eco-lifestyle: la sostenibilità diventa normale

Il racconto green si trasforma. Se un tempo la sostenibilità era sinonimo di protesta o attivismo, oggi si parla sempre più di comportamenti concreti. È l’eco-lifestyle il nuovo codice comunicativo dominante. I contenuti più ricorrenti si concentrano su:

  • Cucina anti-spreco: ricette zero waste e riutilizzo creativo degli avanzi
  • Moda second-hand: capi vintage e preloved scelti anche per identità stilistica
  • Casa sostenibile: riduzione dei consumi domestici e pratiche di risparmio
  • Turismo responsabile: viaggi consapevoli e itinerari green

Tutto ruota intorno a un linguaggio più semplice, quotidiano, che normalizza i comportamenti sostenibili e li rende replicabili da chiunque.

Cosa interessa di più? Ambiente e viaggi sostenibili

L’analisi di Buzzoole fotografa anche le principali aree tematiche al centro del dibattito online:

  • Ambiente (32,8%)
  • Turismo sostenibile (18,6%)
  • Moda sostenibile (16,5%)
  • Alimentazione green (12,2%)
  • Beauty eco-friendly (5,1%)

L’ambiente resta al primo posto, seguito da viaggi e moda. Il beauty sostenibile cresce, ma è ancora una nicchia.

Volti e voci del cambiamento green

Tra i creator che stanno contribuendo a rendere la sostenibilità più accessibile spiccano:

  • Rucoolaaa (Alessio Cicchini): food creator con focus su ricette zero sprechi
  • Di Pazza: coppia che promuove la cucina sostenibile e creativa
  • Giorgia Palmirani: racconta la moda consapevole e gli acquisti etici
  • Greta Volpi: divulgatrice di comportamenti green semplificati
  • Giulia Tomelleri: lifestyle sostenibile tra cucina, moda e vita quotidiana

Queste figure stanno ridefinendo il modo in cui si comunica la sostenibilità, abbandonando slogan e allarmismi per abbracciare contenuti reali e vicini alle persone.

Greta Thunberg perde seguito: stanchezza da attivismo?

Un dato interessante riguarda il profilo di Greta Thunberg, simbolo globale del cambiamento climatico: ha perso oltre 400.000 follower in un anno. La sua narrazione, fortemente attivista, sembra lasciare spazio a un racconto più concreto, meno ideologico e più legato alle azioni quotidiane.

Una possibile spiegazione? La crescente “stanchezza da attivismo” e l’allontanamento da tematiche ambientali in favore di temi geopolitici più divisivi, come il conflitto israelo-palestinese.