Borghi marinari del Lazio: così nasce il laboratorio della Blue Economy

Tra innovazione, turismo sostenibile e tradizione, il futuro della costa laziale prende forma

Oltre 200 km di costa, 350 punti di interesse, due siti UNESCO e una visione condivisa: rigenerare i borghi marinari del Lazio attraverso l’innovazione. È questa la sfida al centro dell’incontro “Agenda Blue Route”, svoltosi durante la Rome Start Up Week e promosso dalla rete “I Borghi Marinari di Roma”, con il sostegno della Regione Lazio.

Un progetto ambizioso che unisce comuni, startup, enti pubblici e realtà locali per fare del mare e dei piccoli centri costieri un motore di sviluppo sostenibile, turismo esperienziale e imprenditorialità diffusa.

Il Lazio, forte di una costa ricca di identità, cultura e biodiversità, sta costruendo un ecosistema dinamico fatto di digitalizzazione, accessibilità, valorizzazione ambientale e partecipazione territoriale. Una vera e propria “Destinazione Blu”, pensata per attrarre turisti, innovatori e giovani talenti.

Il percorso si inserisce nella più ampia visione della Italian Blue Route, rete nazionale che riscopre antiche rotte mediterranee e le trasforma in itinerari tematici capaci di raccontare il paesaggio, la memoria marittima e le eccellenze locali. Lungo la Blue Route del Lazio si intrecciano porti turistici, approdi, borghi, fiumi, prodotti tipici e paesaggi mozzafiato.

Non mancano esempi concreti: Ladispoli punta su sostenibilità e mare pulito con battelli disinquinanti; Fondi valorizza la sua identità costiera; Noto e Lazio si incontrano lungo il “Cammino del Garum”, e l’eco-design entra in scena con progetti innovativi per ambienti marini.

A coronare l’iniziativa, i Premi Innovazione e Mare 2025, assegnati a 22 comuni virtuosi del litorale laziale per progetti legati alla transizione ecologica e alla valorizzazione ambientale.

Un nuovo modello di sviluppo prende forma, dove territori marginali diventano centrali, e dove la collaborazione tra pubblico e privato crea opportunità reali.