Un piano strategico per ridurre le importazioni di metano e rafforzare la sicurezza energetica
Sfruttare meglio il potenziale delle biomasse legnose potrebbe ridurre le importazioni di gas in Italia per oltre 9 miliardi di metri cubi l’anno, pari al 43% del fabbisogno domestico. È il dato più significativo contenuto nel documento strategico “Riscaldare l’Italia senza fossili grazie alle biomasse legnose”, presentato da AIEL – Associazione Italiana Energie Agroforestali, con il supporto di Veronafiere e Progetto Fuoco, al ministro Gilberto Pichetto Fratin.
Secondo lo scenario delineato, le biomasse si confermano una risorsa chiave per la decarbonizzazione del riscaldamento e per ridurre la dipendenza energetica dall’estero.
La filiera legno-energia: un pilastro verde per il futuro
Il rapporto stima che entro il 2030 si possa raggiungere un obiettivo di 16,5 Mtep di energia termica da bioenergia, di cui 10,7 Mtep solo da biomasse legnose.
Queste risorse deriverebbero principalmente da:
- Gestione forestale sostenibile con approccio a cascata (3,5 Mtep)
- Potature agricole e biomasse extra-forestali oggi poco valorizzate (5 Mtep)
“Il settore legno-energia ha tutte le carte in regola per diventare un pilastro della transizione – ha spiegato il presidente di AIEL, Domenico Brugnoni – ma servono politiche pubbliche coerenti che accompagnino cittadini e imprese”.
Attualmente, legna, pellet e cippato coprono il 65,7% del calore rinnovabile nel settore residenziale, rappresentando già oggi la seconda fonte di riscaldamento domestico in Italia.
Un alleato per raggiungere gli obiettivi europei
Il settore residenziale, responsabile del 65% dei consumi termici, è ancora dominato dal gas (58%). Per rispettare i target UE al 2030, la quota di energia termica rinnovabile dovrà crescere dal 20% al 35,9%.
In questo scenario, le biomasse legnose saranno determinanti:
- 42% del fabbisogno sarà coperto da biomasse
- 30% da pompe di calore
- 18% da biometano
- restante quota da solare termico, geotermico, calore derivato e idrogeno
Questo conferma la centralità delle filiere locali di biomassa per garantire sicurezza energetica, ridurre la spesa per importazioni e contribuire alla transizione climatica.
Un investimento per autonomia e sostenibilità
Investire oggi nella filiera legno-energia significa costruire un sistema più autonomo, sicuro e resiliente. Una scelta che non solo riduce la dipendenza dal gas, ma valorizza le risorse forestali e agricole del territorio, creando ricadute economiche e occupazionali diffuse.