Pavia respira di nuovo: stop alle misure antismog. Cremona ancora in allerta

PM10 in calo nel Pavese, ma resta alta la pressione sull’aria cremonese

La qualità dell’aria torna a migliorare su una parte della Lombardia. Da domani, sabato 15 novembre, in provincia di Pavia verranno sospese le misure temporanee antinquinamento di primo livello, dopo che Arpa Lombardia ha registrato per due giorni consecutivi valori di PM10 inferiori alla soglia critica di 50 µg/m³. Una boccata d’ossigeno che però non riguarda Cremona, dove la situazione resta delicata.

Negli stessi giorni, infatti, nel territorio cremonese le concentrazioni di particolato sono rimaste sopra i limiti per quattro giorni consecutivi. Di conseguenza, le restrizioni continueranno a restare valide almeno fino alla prossima valutazione regionale.

Le misure ancora in vigore

Secondo quanto stabilito dalla delibera regionale 2634/2024, laddove attive, le misure di primo livello prevedono:

  • stop all’uso di impianti termici a biomassa legnosa fino a 3 stelle,
  • divieto di spandimento dei liquami zootecnici (eccetto iniezione o interramento immediato),
  • riduzione di 1°C del riscaldamento nelle abitazioni,
  • divieto di combustioni all’aperto.

Ulteriori limitazioni riguardano la mobilità nei Comuni con più di 30.000 abitanti – o che hanno aderito volontariamente – dove resta in vigore il blocco dei veicoli fino a Euro 1 benzina e fino a Euro 4 diesel, anche se dotati di FAP o iscritti al programma Move-In.

Prossimi giorni decisivi

La Regione monitorerà quotidianamente l’evoluzione dei livelli di PM10 per decidere se revocare le misure anche nel territorio cremonese. Una dinamica ormai familiare nel periodo autunnale, in cui l’aria stagnante e l’aumento dei riscaldamenti rendono più probabile il superamento dei limiti.