Bit, Pecoraro: "L'85% degli italiani non vuole prodotti Ogm"

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Dal IV Rapporto “Gli italiani, il turismo sostenibile e l’ecoturismo”, realizzato dalla Fondazione UniVerde e IPR Marketing, emerge che l’80% degli intervistati chiede un documento conclusivo dell’EXPO a sostegno dei piccoli agricoltori e contro la fame nel mondo.

Ma oltre la metà del campione dubita che la politica possa riuscire a fare qualcosa al riguardo.

Interessanti anche i dati del focus del rapporto presentato a Milano in occasione della BIT 2014. Finalmente la maggioranza degli intervistati è a conoscenza che l’Expo 2015 riguarda il cibo (si è passati dal 20% della rilevazione 2013 al 67% di oggi), ed hanno anche idee chiare.

Alla domanda “Quale tipo di agricoltura va valorizzata all’EXPO?” solo l’1% sceglie quella OGM, il 2% quella convenzionale (con prodotti chimici) ed il restante 85% punta decisamente sulle agricolture di qualita’ e senza OGM (sul biologico e simili il 49% e sui prodotti a denominazione e tipici il 36%).

“Di fronte a questo schiacciante 85% – dichiara Alfonso Pecoraro Scanio, già Ministro dell’Agricoltura e dell’Ambiente – il Governo italiano deve almeno decidere subito che il Padiglione Italia sia No OGM ed esponga il meglio delle agricolture amate dai nostri cittadini che sono un vanto per il nostro Paese e per il nostro export”.

“È anche importante che si lavori da subito ad un documento coraggioso per le conclusioni dell’EXPO – ha aggiunto Pecoraro Scanio – tenendo conto di quel protocollo di Milano, suggerito sia dal sindaco Pisapia che dalla Barilla con il sostegno di Carlo Petrini.

Un documento che, a mio avviso, andrebbe coordinato proprio dal fondatore di Slow Food e Terra Madre, che sia dalla parte dei contadini e degli agricoltori del mondo e che imponga alle multinazionali del cibo un netto cambio di strategia”.