“Genova ripete oggi con un’altra vittima, il lutto di tre anni fa, quando una alluvione “fotocopia” di quella odierna causò 6 morti”.
Lo dichiara il ministro dell’ambiente Gian Luca Galletti. “I lavori per la messa in sicurezza del Bisagno, con 35 milioni già stanziati e pronti da spendere sono rimasti bloccati per tre anni a causa di un contenzioso presso la giustizia amministrativa. – rileva il Ministro – Il risultato è che forse alla fine, nel luglio scorso, la questione giuridica è stata risolta, ma intanto contiamo un’altra vittima e altri ingenti danni”.
“Nel decreto “sblocca Italia”, – sottolinea Galletti – abbiamo inserito norme che consentono di velocizzare le procedure amministrative sulle opere strategiche per la messa in sicurezza del territorio”.
“E’ doloroso ripetere che questi cantieri devono partire, partire subito, e partire con decisione estrema, trasparenza estrema, velocità estrema. Il dissesto idrogeologico – ribadisce il Ministro Galletti – non aspetta i tempi dei contenziosi amministrativi, uccide e travolge. Quando abbiamo varato l’unità di missione per il dissesto sapevamo che il Bisagno era, assieme al Sarno e al Seveso, una emergenza assoluta. La tragedia di oggi ci dice una volta di più che non è possibile tollerare ritardi e inefficienze”.