Il “Palco a pedali”: le note a impatto zero dei Têtes de Bois

Il “Palco a pedali”: le note a impatto zero dei Têtes de Bois

Quello dei Têtes de Bois è un percorso musicale ricco di stravaganti sperimentazioni.

Il loro esordio difatti risale agli anni Novanta, quando utilizzano come palco un furgoncino comprato da un rigattiere e danno vita a un concerto sui generis. Campo de’ fiori a Roma è la location di questa esibizione, che avvolge la piazza con le note folk rock della band, che di lì a poco, inizierà una florida carriera.

Dopo anni di attività, che li vede impegnati in spettacoli all’interno di festival e teatri, ma anche in luoghi bizzarri come tram e stazioni ferroviarie, la band partorisce l’idea di uno spettacolo ecosostenibile.

Il 2011 è l’anno di debutto del progetto “Palco a pedeli”, dove 128 volontari producono l’energia necessaria allo spettacolo pedalando.

Le biciclette sono collegate a una dinamo, che trasforma il lavoro meccanico dei ciclisti in energia per lo show, i cui temi sono un omaggio al mondo della bicicletta e all’ecosostenibilità. Questi volenterosi spettatori pedaleranno a ritmo lento per circa 75 minuti, guadagnando col sudore l’ingresso omaggio.

L’idea è del leader del gruppo, Andrea Satta, appassionato di ciclismo, che coinvolge numerosi altri addetti ai lavori nella progettazione del palco: una fase che dura tre anni e porta alla nascita di un concerto a impatto zero. Il progetto, finanziato dall’Assessorato alle Infrastrutture Strategiche e Mobilità della Regione Puglia, fa il suo esordio a Bari, durante la Settimana della Mobilità Sostenibile (settembre 2011).

Il concerto è ecosostenibile non solo per la sua messa in opera, ma anche perché numerose sono le persone che si recano allo spettacolo in bicicletta. Ogni manifestazione vede coinvolte, infatti, numerose associazioni di ciclisti che contribuiscono cospicuamente al reclutamento dei partecipanti.

In un’intervista a la Repubblica, Satta confessa che la sua preoccupazione maggiore prima di ogni spettacolo, è quella di non raggiungere il numero necessario di volontari. Questi timori si rivelano infondati ad ogni tappa del tour, che vede un enorme successo di pubblico e un forte interesse per l’ecosostenibilità, tema e asse portante dello show.

Lucia Privitera