Microgrid, il sistema integrato che unisce elettrico e idrogeno

Con l’energia ricavata dal fotovoltaico sarà possibile mettere in moto veicoli elettrici e a idrogeno.

Da Capo d’Orlando arriva la piattaforma sperimentale del progetto I-Next (Innovation for Green Exchange in Transportation): si tratta della microgrid, un sistema integrato in grado di gestire i flussi di consumo energetico e di traffico. La smart grid è promossa dal Cnr Messina in collaborazione con Italtel, Università degli Studi di Palermo, Tozzi Renewable Energy, Exalto, Muovosviluppo e l’ente comunale.

L’impianto realizzato in Sicilia è un capannone di 700 mq coperto da pannelli fotovoltaici che producono energia per 100 kw. Una parte di questa energia viene immagazzinata da un sistema di accumulo a batterie al sale da 300 kWh, per rifornire il sistema senza gravare sulla rete elettrica centrale, mentre un’altra parte viene inviata all’elettrolizzatore. Una volta fatto il pieno di idrogeno, dentro al minibus l’ossigeno si mescola con l’idrogeno producendo elettricità e quindi facendo muovere il mezzo a zero emissioni inquinanti.

Attraverso questo sistema il capannone della cittadina siciliana diventa microgrid, ossia una rete energetica autonoma che si collega alla rete elettrica centrale grazie a un software integrato che gestisce contemporaneamente i parcheggi urbani e i noleggi di auto e biciclette: «Abbiamo studiato e inserito diversi scenari possibili – spiega Laura Andiloro, responsabile scientifico del progetto – e previsto l’opzione di intervento manuale per variare i flussi energetici: mentre la sperimentazione sul sito del campus universitario di Palermo è su scala di edificio, a Capo d’Orlando abbiamo voluto agire su scala distrettuale sia dal punto di vista della mobilità individuale che del trasporto merci».

Il progetto di mobilità sostenibile è finanziato con il Pon Miur 2012 “Smart Cities and Communities and Social Innovation”.